BLOCCO TRASPORTO SU STRADA, COLDIRETTI CALABRIA: «DANNI INCALCOLABILI DAL CAMPO ALLA TAVOLA»
Scaffali vuoti, cibo buttato, carrello della spesa in aumento, alimenti per la zootecnia fermati. L’Organizzazione agricola scrive ai prefetti
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 25 FEBBRAIO 2022 – Con l’85% delle merci che viaggia sui strada lo sciopero dei Tir con i blocchi stradali sta provocando danni incalcolabili, dal campo alla tavola, con i prodotti deperibili come frutta, verdura, fiori fermi nei magazzini che marciscono e il rischio concreto di scaffali vuoti anche per la mancanza di forniture all’industria alimentare costretta a fermare gli impianti di lavorazione.
E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori con diversi presidi anche in Calabria.
Una situazione che – sottolinea la Coldiretti – aggrava le già pesanti difficoltà della filiera agroalimentare costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia e la stessa la capacità di auto-approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali con accaparramenti, speculazioni e limiti alla circolazione delle merci, con la guerra in Ucraina che soffia sui prezzi di gas e carburanti che sono destinati ad aumentare.
Un insieme di fattori – ribadisce Coldiretti – che farà lievitare il carrello della spesa. Dalle arance ai limoni e agli altri prodotti ortofrutticoli si rischia di dover buttare I prodotti salvati e coltivati nelle campagne ma il problema riguarda anche i lattiero caseari, spiega la Coldiretti.
A preoccupare è anche l’impatto sulle esportazioni con i concorrenti stranieri pronti a prendere lo spazio del made in italy sugli scaffali di negozi e supermercati all’estero.
“Occorre trovare una soluzione immediata per rimuovere i blocchi stradali e consentire la ripresa dei ritiri dei prodotti nei magazzini e la consegna ad industrie alimentari e distribuzione commerciale” afferma la Coldiretti nel sottolineare che per questo abbiamo scritto ai Prefetti calabresi perché, permanendo lo stato attuale, la situazione è destinata ad incancrenirsi e a peggiorare“.