27 Aprile 2021
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BLSD, “UNIVERSO MINORI” E SALESIANI SOVERATO A BRACCETTO PER LA SICUREZZA
Associazione di Catanzaro ha offerto all’istituto Don Bosco corso formazione per uso corretto defibrillatore
di REDAZIONE
SOVERATO (CZ) – 27 APRILE 2021 – L’Associazione “Universo Minori”, presieduta dalla dottoressa Rita Tulelli, nel mese di dicembre 2020 ha donato un defibrillatore semiautomatico, corredato dai relativi kit, sia per adulti che pediatrici, e di una valigetta semirigida atta a renderne agevole e sicuro il trasporto, all’Istituto Don Bosco di Soverato, guidato dal direttore Domenico Madonna.
La presidente Tulelli si è offerta di finanziare il corso di formazione atto al corretto utilizzo di questo importante strumento salvavita a cui hanno preso parte gli insegnanti dell’istituto, il corso è stato organizzato dal Centro di Formazione di BLSD (Basic Life Support Defibrillation) di Catanzaro della Società Italiana di Emergenze-Urgenze Pediatriche (SIMEUP) coordinato dalla dottoressa Stefania Zampogna, vicepresidente nazionale SIMEUP.
La partecipazione al corso e il superamento della valutazione finale permettono di ottenere una certificazione IRC (Italian Resuscitation Council).
In Italia, circa 1 persona su 1000 ogni anno viene colpita da arresto cardiaco e soltanto il 2% di esse riesce a sopravvivere. Ciò è determinato dal tempo di intervento dei soccorritori che, mediamente, si aggira intorno ai 12-15 minuti. Per la persona colpita da arresto cardiaco, ogni minuto che passa è di vitale importanza, in soli sessanta secondi, infatti, si abbassano del 10% le sue possibilità di restare in vita.
Dopo soltanto 5 minuti di tempo, le possibilità di salvezza scendono al 50%. In Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80% dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie.
L’importanza della presenza di defibrillatori sul territorio porta indubbi benefici sul fronte della sopravvivenza, infatti le stime al riguardo affermano che in seguito della diffusione della defibrillazione precoce sul territorio e la formazione di un numero sempre maggiore di cittadini all’utilizzo di questi dispositivi salvavita può accrescere il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco in misura molto rilevante.