23 Maggio 2016
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BORGIA (CZ) – COMUNALI, MARIO PARABOSCHI STA CON “BORGIA DEMOCRATICA”
Esponente direzione regionale Pd ha preso parte agli incontri tra i componenti lista con gli elettori di Roccelletta
di REDAZIONE
BORGIA – 23 MAGGIO 2016 – Prosegue il tour elettorale della lista “Borgia Democratica”, che propone Riccardo Bruno alla carica di sindaco.
Tra sabato e domenica, Bruno e gli altri candidati della lista hanno incontrato gli elettori di Roccelletta di Borgia, in località Susanna e in piazza Nassiriya. Tutti i candidati, uno per uno, hanno illustrato alla gente le motivazioni del loro impegno politico, che sarà improntato al servizio della comunità. Il filo conduttore dei loro interventi è stato l’entusiasmo con cui si propongono alla popolazione. A sostenere Bruno e la sua lista è sceso in campo anche Mario Paraboschi, della direzione regionale del Pd, il quale, nel suo intervento in piazza Nassiriya, è partito dalla riforma costituzionale e dal referendum confermativo di ottobre, annunciando il suo convinto “sì”.
«Vi chiederete – ha detto – di che voglio discutere a Borgia, dei referendum? In qualche modo sì, perché mentre nel Parlamento se cade un governo si convoca la Camera, e si svolge il dibattito, a livello locale può accadere che si può essere chiamati a eleggere un nuovo sindaco senza conoscere le ragioni per le quali quello precedente è caduto. Anzi quella parte che l’ha fatto cadere, può avvalersi del potere pregresso per avere una rendita di posizione. A Borgia maggioranza dissidente e minoranza non potevano chiedere un consiglio straordinario con all’ordine del giorno la crisi e le eventuali dimissioni? Sarebbe stata una convergenza istituzionale e propositiva e non distruttiva. In barba alla trasparenza, è accaduto il contrario, ed ogni giustificazione non regge alla prova dei fatti. La democrazia, se non ha forme chiare e condivise si trasforma in regime di potere. Ma ha anche il rovescio, e chi cede all’abuso oggi, domani può diventare vittima del suo stesso metodo».
Paraboschi ha fatto anche un po’ di storia recente. «Quando si costruì la lista nelle precedenti elezioni – ha affermato – aiutai e diressi col gruppo dirigente locale, provinciale e regionale, un processo di rilegittimazione del partito. Borgia diventò un laboratorio di proposte politiche e progettuali. Segnarono la loro presenza deputati e senatori di vari partiti per superare l’onta di uno scioglimento ingiusto. E per essere ancora più chiari, nella scelta del candidato a sindaco non valse il presupposto schematico e partitico di chi poteva avere un titolo in più per ricoprire la carica, chiesi a ciascuno di lasciare quella legittima ambizione per affidarla ad una figura coerente con quel progetto politico. Si superò ogni legittima ambizione in nome di una ragione politica. In quest’occasione c’è chi ha giocato d’anticipo».
Paraboschi ha anche sottolineato la necessità di «favorire un confronto serio e aperto sul ruolo degli enti locali, dell’hinterland catanzarese, della dotazione di servizi, della formazione dell’assistenza, della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, della mobilità e dei trasporti. Questi sono i temi sui quali si è formato un gruppo dirigente forte e radicato a Borgia ed è un gruppo dirigente che viene da una storia lunga e che ha quelle radici che ancora parlano al futuro».
Nel suo intervento, Riccardo Bruno ha, tra l’altro, illustrato idee e progetti della sua lista che riguardano interventi importanti nella zona marina, tra cui la valorizzazione del Parco archeologico di Scolacium, il riuso dell’ex cantina sociale, la rivisitazione e l’approvazione del nuovo piano spiaggia e il piano particolareggiato sull’intera area della Roccelletta.
Ed è tornato più volte sulla parola chiave del suo programma: il confronto. «Noi non siamo scesi in campo – ha evidenziato – contro qualcuno, ma per la città. Non vogliamo divisioni e lacerazioni, ma unità. Puntiamo soprattutto al confronto con gli altri, al confronto con i comuni del comprensorio, al confronto con i concittadini: tutti insieme per lo sviluppo concreto del territorio».