BRONCHIOLITE DA VIRUS SINCIZIALE, AVVIATA ALL’ASP CATANZARO LA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONE
Somministrato l’anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio per i neonati
di REDAZIONE
– CATANZARO – 26 NOVEMBRE 2024 – L’ASP di Catanzaro ha avviato ieri mattina nel Reparto di Neonatologia del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme la somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) per i neonati.
L’iniziativa fa parte del protocollo operativo per la campagna di Immunizzazione con anticorpi monoclonali (nirsevimab) Autunno-Inverno 2024-2025 per la prevenzione di forme gravi di bronchiolite, principale causa di ricoveri e complicanze gravi nei neonati.
L’avvio del programma di somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab, in questa prima fase, viene dedicato ai primi nati nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme
. Il Dipartimento di Prevenzione, diretto dal dott. Giuseppe Caparello, in sinergia con la struttura Assistenza Farmaceutica, Sulla base delle indicazioni Ministeriali e della Regione Calabria, sta provvedendo all’approvvigionamento graduale dei farmaci e, nelle prossime settimane, si avvierà la seconda fase con l’estensione delle vaccinazioni anche ai bambini con più mesi di vita.
Il virus respiratorio sinciziale, come detto, è una delle principali cause di infezione acuta del tratto respiratorio inferiore nei bambini ed è la prima causa di assistenza ambulatoriale e ricovero ospedaliero nei neonati. L’infezione da VRS si trasmette per via aerea attraverso l’inalazione di goccioline generate da uno starnuto o da tosse, o dal contatto diretto con bocca o naso; la malattia si manifesta tipicamente nei mesi invernali.
La presentazione clinica di VRS varia da un leggero raffreddore alla bronchiolite o a una grave malattia respiratoria; può essere necessario un ricovero in ospedale, anche in terapia intensiva.
Adesso è possibile proteggere il neonato tramite la somministrazione, nel primo anno di vita, dell’anticorpo monoclonale anti-VRS durante la stagione invernale. Dopo l’inizio della campagna e compatibilmente con le dosi disponibili, verranno richiamati tutti i nati nei 100 giorni antecedenti. Il nirsevimab ha un emivita di 5-6 mesi, quindi basta una sola dose per tutto il periodo epidemico, e puo’ essere somministrato anche in concomitanza con i vaccini.
Come si somministra?
È prevista una singola dose da 50 mg (per bambini con peso corporeo minori di 5 kg) o da 100 mg (per bambini con peso corporeo maggiori/uguali di 5 kg) che somministra per via intramuscolare, nella parte antero-laterale della coscia.
Per chi è indicata l’immunizzazione?
Nel 2024, per i neonati che nascono dal 01/11/2024 al 31/03/2025 e per i bambini nati dal 01/01/2024 al 30/10/2024. Le immunizzazioni avverranno nel Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, presso la Struttura Semplice Dipartimentale Neonatologia diretta dalla dottoressa Mimma Caloiero.
Quali sono i possibili effetti indesiderati?
La reazione avversa osservata più frequente è stata l’eruzione cutanea lieve o moderata (7 bambini su 1.000) che si è manifestata entro 14 giorni dalla somministrazione. Inoltre, sono state segnalate febbre e reazioni al sito di iniezione non gravi entro 7 giorni dalla somministrazione.
Cosa dobbiamo sapere sul VRS
Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è un virus molto diffuso a qualsiasi età, ma è responsabile della “Bronchiolite” in bambini minori di 2 anni a insorgenza prevalente nei mesi novembre / aprile.
In periodo epidemico studi su pazienti pediatrici italiani hanno evidenziato che il 55.4 % accessi in Pronto Soccorso era in positivi per VRS e che quasi il 100% dei bimbi minori di 2 anni entrano in contatto con il virus.
La malattia in periodo epidemico causa fino al 87% ospedalizzazioni e il 90% di ricoveri in terapia intensiva pediatrica. La mortalità nel mondo è pari a 100.000 decessi all’anno.
Almeno un quarto dei bimbi viene ricoverati per necessità di ossigenoterapia e il 20% delle bronchioliti necessità di cure intensive. Molti bambini affetti da bronchiolite manifestano inoltre danni a distanza ed il 48% esita in asma.
L’ immunizzazione è raccomandata?
II 87% dei bimbi eleggibili non hanno fattori di rischio specifico ulteriore, ma ugualmente sono soggetti a potenziali rischi in acuto (ricovero, ricovero in terapia intensiva e morte) e cronici (weezing prescolare ed asma) con le conseguenti ricadute, oltreché di salute, anche in termini di costi per il SSN e sulle famiglie.
Quindi l’ immunizzazione, bilanciando benefici e rischi, è raccomandata.