15 Novembre 2019
15
CALABRIA: NOMINE COMMISSARI AZIENDALI, SAPIA E NESCI (M5S) ANNUNCIANO INTERROGAZIONE ED ESPOSTO,
“Cotticelli dica chi è il suo suggeritore”
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 15 NOVEMBRE 2019 – «Presenteremo un’interrogazione parlamentare riguardo alle proposte del commissario alla Sanità calabrese per la gestione straordinaria delle Asp di Vibo Valentia e Cosenza, nonché degli ospedali di Catanzaro e di Reggio Calabria. Infatti, tra i nominativi individuati per la guida di queste aziende ci sono soggetti privi di esperienza di organizzazione sanitaria e figura, peraltro, l’ex presidente dell’Agenas, di cui Andrea Urbani, capo della Programmazione sanitaria nazionale, è stato revisore dei conti».
Lo affermano, in una nota, i deputati M5S Francesco Sapia e Dalila Nesci, della commissione Sanità, che tuonano: «Al di là degli opportuni accertamenti della magistratura, che riteniamo di dover investire di questo caso, c’è in proposito un problema politico enorme.
La Calabria continua ad essere terra di conquista, se una ricercatrice universitaria e commercialista, nel cui curriculum non risulta comprovata esperienza in ambito sanitario, è stata individuata per dirigere l’Asp di Cosenza, se a gestire l’ospedale di Reggio Calabria si vorrebbe un ingegnere, esperto qualificato per le fonti radiogene in strutture sanitarie, e se, addirittura, per timonare l’Asp di Vibo Valentia, che di recente ha attirato perfino l’attenzione di Le Iene, è stato proposto il reggente del policlinico universitario catanzarese, già tra i protagonisti della vicenda della nomina alla Re Artù, che facemmo saltare con specifico esposto alla Procura, del responsabile del polo integrato Inail-Asp di Catanzaro».
«Il commissario Cotticelli – incalzano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – spieghi pubblicamente i motivi alla base delle sue decisioni e dica con chiarezza se sono state ordinate dall’alto, ed eventualmente da chi, oppure se le stesse hanno un fondamento oggettivo e razionale».
«A quasi un anno dalla nomina di Cotticelli – concludono Sapia e Nesci – rimangono inalterate e sistemiche le logiche padronali di gestione della Sanità calabrese. Non ci sono fatti concreti e si continua a legittimare paradossi a cielo aperto. Noi non saremo complici di questo sfasciume pendulo e a contrasto adotteremo ogni iniziativa utile utilizzando le nostre prerogative parlamentari».