CARDINALE (CZ) – Edifici pubblici e privati, la parola d’ordine è “sicurezza”
La giunta comunale ha approvato il progetto preliminare per la messa in sicurezza dell’istituto comprensivo. Sì anche alla manifestazione di interesse regionale per la mitigazione del rischio sismico degli stabili
di Francesco LULISSIANO
CARDINALE (CZ) – 29 GENNAIO 2015 – La giunta comunale si muove in direzione della messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati. L’obiettivo è quello di capitalizzare le opportunità economiche e tecniche offerte da Stato e Regione Calabria.
Il sindaco Pino Marra e gli altri componenti l’Esecutivo, infatti, hanno approvato il progetto preliminare per i lavori di “Messa in sicurezza dell’istituto scolastico comprensivo di Cardinale. Il progetto, redatto dall’ingegnere Antonio Nisticò, già responsabile del servizio tecnico comunale, prevede una spesa complessiva di 450 mila euro.
La decisione della Giunta si inquadra nell’ambito della procedura burocratica per ottenere il finanziamento contenuto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014. Il decreto disciplina le modalità di utilizzazione del Fondo, inerente le annualità 2012 e 2013, per gli interventi straordinari in vista dell’adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici del sistema scolastico. I finanziamenti, inoltre, sono finalizzati alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti, laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico, secondo quanto previsto dalle “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”.
La somma ripartita tra le regioni e le province autonome ammonta a 20 mionio di euro. Alla Calabria sono stati assegnati 2 milioni 970 mila 667,72 euro.
Marra e gli assessori, inoltre, hanno detto sì alla manifestazione di interesse regionale per la concessione di contributi indirizzati all’esecuzione di interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati.
