Undici primi cittadini, dopo aver chiesto un incontro al presidente della regione Occhiuto, non accettano che “i servizi ottenuti – con atti deliberativi chiari – vengano spostati altrove, come le insistenti voci di corridoio sembrano già suggerire”
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 11 APRILE 2025 – Nei giorni scorsi i sindaci di Chiaravalle Centrale, Argusto, Gagliato, San Vito sullo Jonio, Cenadi, Olivadi, Centrache, Cardinale, Torre di Ruggiero, Petrizzi e Palermiti, del comprensorio delle Preserre Catanzaresi, hanno inoltrato una richiesta urgente di incontro al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, per discutere della grave situazione in cui versa la Casa della salute di Chiaravalle Centrale.
“Una richiesta chiara, precisa e rispettosa – dicono -, rimasta però totalmente inevasa. Abbiamo sollecitato per ben due volte, l’11 e il 25 marzo, senza ricevere alcun riscontro.
Nel frattempo, il 20 marzo, durante un sopralluogo del commissario straordinario dell’Asp Catanzaro, il generale Battistini, per la verifica dei lavori della nuova struttura della Casa della salute, al quale erano presenti anche la direttrice del Distretto sanitario, dott.ssa Loprete e il sindaco di Chiaravalle e di Torre di Ruggiero, è stato finalmente possibile effettuare un confronto concreto sulle criticità della struttura.
I sindaci, inoltre, dicono che si tratti di “criticità che da troppo tempo denunciamo: carenze di personale, mancanza di strumentazione, assenza di una guida dirigenziale stabile, servizi a rischio.
A seguito di quell’incontro, si è tenuto un tavolo tecnico il 24 marzo presso la Direzione strategica di Catanzaro, con la presenza dei vertici sanitari.
Da questo incontro sono scaturiti alcuni primi segnali positivi: il 4 aprile è stato consegnato l’ecografo, assegnato personale Oss e avviato l’iter per l’acquisto della strumentazione Moc. Tuttavia, restano aperte ancora troppe questioni irrisolte, a partire dalla totale assenza di una figura dirigenziale permanente a seguito del pensionamento di chi ricopriva questo ruolo presso la Casa della salute.
Un’assenza gravissima, che mette a rischio il funzionamento della struttura e degli organismi interni, come l’Uvm (Unità di Valutazione Multidisciplinare), e che rischia seriamente di depotenziare servizi fondamentali per i cittadini. Inaccettabile, poi, è il silenzio della Regione.
È inaccettabile che chi oggi governa la sanità calabrese ignori il territorio, i suoi rappresentanti istituzionali e le sue esigenze più urgenti”.
I sindaci assicurano: “Non resteremo in silenzio.
Non molleremo di un passo.
Non permetteremo alcun impoverimento della Casa della salute di Chiaravalle Centrale.
Non permetteremo che i servizi ottenuti – con atti deliberativi chiari – vengano spostati altrove, come le insistenti voci di corridoio sembrano già suggerire, a partire dal Pua (Punto unico di accesso).
La Casa della salute non è un contenitore vuoto.
È un presidio di dignità e di diritto alla salute per un intero comprensorio.
E non sarà lasciata a morire nell’indifferenza.
Attenzione.”