6 Marzo 2016
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CATANZARO – ARCIGAY: “SU UNIONI CIVILI NON ACCETTIAMO STRUMENTALIZZAZIONI”
Comitati calabresi rivendicano più rispetto e chiedono intervento Mara Carfagna
di REDAZIONE
CATANZARO – 6 MARZO 2016 – “In un momento cosi’ critico e drammatico per tutto il nostro Paese ed in particolare per la nostra Regione non accettiamo di essere strumentalizzati da una politica offensiva ed umiliante capace di ridurre la nostra presenza a fenomeni da baraccone”.
Lo dichiarano i rappresentanti di tutti i comitati Arcigay calabresi Arcigay Eos Cosenza, Fenice Catanzaro ed “I Due Mari” Reggio Calabria, a margine dell’incontro “Unioni civili e stepchild adoption”, promosso da Forza Italia e dal dipartimento diritti umani e liberta’ civili della Calabria.
“Non ci siamo mai sottratti al confronto – si legge in un documento – anche e soprattutto con chi la pensa diversamente da noi. Siamo cresciuti con un’idea di societa’ plurale, aperta e inclusiva e ci siamo sempre battuti perche’ tutte le persone vengano rispettate nella loro dignita’, nel loro sentire, nella loro integrita’. Questa forma di rispetto per il sentire altrui, tuttavia, non puo’ essere utilizzata per offenderci pubblicamente in un incontro male organizzato e ancor peggio gestito da chi ricopre un ruolo delicato all’interno di quel dipartimento Diritti umani e Liberta’ civili di Forza Italia che, grazie alla sensibilita’, all’attenzione e al febbrile lavoro di Mara Carfagna, ha condotto l’area moderata e liberale di centro destra ad aprire gli occhi su istanze e realta’ sociali che non si puo’ piu’ fare finta di non vedere.
Non parliamo di realta’ astratte, di teorie, di modelli. Parliamo invece – continua la nota – di persone e formazioni sociali che vivono, operano e votano in un Paese che ancora oggi stenta a riconoscerle e, quando lo fa, le tratta come specie rare in via di estinzione da confinare in oasi protette. Il confronto cui siamo stati invitati a partecipare ieri a Vibo Valentia – e’ scritto – ci ha riservato momenti di amaro stupore, quando ci siamo resi conto che la nostra presenza serviva a garantire una par condicio puramente formale, ma non sostanziale; quando, dopo che alcuni nostri attivisti sono stati tirati per la giacchetta e chiamati personalmente in causa, non e’ stato loro dato alcun diritto di replica, oltre ad aver ascoltato dichiarazioni di teorie pseudoscientifiche in netto contrasto con le direttive nazionali impartite dagli Ordini Professionali di appartenenza.
Se questo e’ lo specchio della capacita’ di ascolto e confronto di una parte dei nostri dirigenti, non dobbiamo stupirci dello stato in cui versano la nostra Regione e il nostro Paese. Se una certa politica ritiene per calcoli elettorali o di partito che dividere paghi piu’ che unire, commette un errore grossolano.
Chiediamo all’onorevole Mara Carfagna – si legge infine – in qualita’ di responsabile del Dipartimento Liberta’ Civili e Diritti Umani di Forza Italia, di intervenire”.