20 Ottobre 2014
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CATANZARO – Coldiretti. «Accelerare sui fondi per la mitigazione del dissesto idrogeologico»
L’organizzazione agricola candida i consorzi di bonifica e scrive al Commissario Maurizio Croce: «C’è in gioco il presente e il futuro della Calabria»
di f.p.
CATANZARO – 20 OTTOBRE 2014 – L’emozione del momento ha coinvolto tutti: Governo, Istituzioni, Enti e cittadini in un afflato e convinzione collettiva che tradotto significa mettere mano tempestivamente ed in modo durevole agli interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico.
Dopo gli effetti devastanti che hanno causato la perdita di vite umane e danni ai cittadini e alle strutture e attività economiche in diverse parti del paese, si è allungata la catena dei disastri territoriali che hanno visto già drammaticamente colpita la nostra regione. Come conseguenza dichiarazione dello stato di emergenza e maggiori costi.
«Una situazione che non può ripetersi – scrive Pietro Molinaro – al dr. Croce nominato recentemente Commissario per la Calabria per l’attuazione del dissesto idrogeologico». Molinaro tra l’altro è preoccupato dalla dichiarazione della Presidente Stasi che ha affermato recentemente che “i fondi sono a rischio”. Per far questo, candida ad effettuare gli interventi, il sistema dei Consorzi di Bonifica, “la rete amica della Calabria”, che hanno 58 progetti immediatamente cantierabili che ricadono, nella classe di rischio R4 Area a rischio molto elevato per un importo stimato in circa 249 milioni di euro. I Consorzi di Bonifica e Irrigazione, oltre alle competenze e professionalità che possiedono, sono enti di autogoverno, forte espressione di sussidiarietà, possono operare in economia, hanno una notevole incidenza sul comprensorio di competenza, idraulicamente definito, che in Calabria copre l’80,7% dell’intera superficie della regione.
I Consorzi poi, prevalentemente con tributi dei consorziati, provvedono alla manutenzione ordinaria del cospicuo patrimonio di impianti, canali e altre infrastrutture destinate alla difesa del suolo. I fondi ci sono e ormai sono risalenti all’Apq tra Regione e Ministero dell’Ambiente del 2010 e c’è in gioco il presente e il futuro della Calabria, che come ha detto il Ministro Lupi è una regione particolarmente esposta. Molinaro da atto al Commissario della sua significativa disponibilità e sintonia, in occasione dell’incontro, svoltosi il 29 agosto u.s., insieme all’Assessore Trematerra, al Presidente dell’URBI Calabria Blaiotta, presente anche il direttore di Calabria Verde Furgiuele.
«Rivolgere lo sguardo indietro – si legge nella lettera – su quello che è stato fatto anzi meglio non fatto, non è ne utile ne produttivo e allora occorre guardare avanti». L’obiettivo principale, come d’altronde è negli intendimenti del Governo nazionale, è quello di riportare tra le priorità politiche una strategia di governo del territorio e delle acque e un’efficace politica di adattamento ai cambiamenti climatici per la mitigazione del rischio da frane e alluvioni. Un tema sul quale gli agricoltori sono molto sensibili e che con la loro attività e presenza sul territorio danno un forte contributo a testimonianza del particolare ruolo del settore che è si economico ma anche sociale, perché si fa carico di svolgere alcune delle opere di manutenzione primaria.
«Il sistema economico in generale e turistico calabrese, non può solo “leccarsi le ferite” all’indomani delle tragedie, ma ha bisogno di attuare una politica ordinaria di difesa del suolo in grado di coniugare tutela dell’ambiente e riduzione del rischio idrogeologico».
«Occorrono – scrive il Presidente di Coldiretti Calabria, – tempi certi con un sistema di regole chiare e trasparenti e un’attenta valutazione sull’efficacia ambientale degli interventi: questa è la ferma volontà che dobbiamo perseguire ed i Consorzi di Bonifica possono dare un contributo importante».
Per tutte queste ragioni, Molinaro, ha chiesto un incontro al Commissario per illustrare nei dettagli la proposta, dichiarando la propria disponibilità anche ad azioni coordinate e sinergiche tra i diversi soggetti istituzionalmente competenti.