CATANZARO – Coldiretti: “Continua l’impegno dei consorzi di bonifica contro il dissesto idrogeologico”
Molinaro: “La vittoria della cultura del fare che deve radicarsi nelle istituzioni”
di REDAZIONE
CATANZARO – 24 FEBBRAIO 2015 – “Avanti tutta per i Consorzi di Bonifica vista la strategicità e priorità della prevenzione sul dissesto Idrogeologico, come a più riprese affermato dal Governatore Mario Oliverio, sia nella relazione programmatica che in varie occasioni, con le relative scelte coerenti che ha effettuato: organizzative, di programmazione e gestione degli interventi; tra l’altro riservando una speciale “Unità di Missione” istituita presso la presidenza della Giunta Regionale”.
Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria è molto soddisfatto di quello che si va configurando – “una vittoria della cultura del fare che deve consolidarsi anche nelle Istituzioni, nella quale i consorzi di bonifica continuano a collocarsi a pieno titolo in modo operativo”. Dopotutto – continua – lo stanziamento di 700 milioni contro il rischio idrogeologico da parte del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) è una grande segnale di attenzione ed una spinta a operare presto e bene anche nella nostra regione.
“Siamo convinti – prosegue – che l’immediata cantierabilita’ della gran parte dei progetti redatti dai consorzi di bonifica calabresi che prevedono 186 interventi, soprattutto sistemazioni idrauliche e contenimento di frane, per un importo complessivo di quasi 248 milioni di euro pur essendo una cifra ingente, si possono finanziare sia sbloccando le attuali risorse che finanziare con mutui quindicennali. D’altronde nel solo ultimo anno il numero degli interventi necessari per ridurre il rischio di alluvioni è cresciuto nella Regione Calabria di quasi l’ 8%.”.
E’ un importante contributo che i Consorzi di Bonifica vogliono assicurare per vincere la sfida per la crescita e lo sviluppo, per tornare a fare occupazione, con l’esaltazione dei valori del territorio, valori non clonabili, identitari, distintivi, quali quelli ambientali, paesaggistici, culturali, storici ed architettonici, ma soprattutto quelli di un primato da tutti riconosciuto che e’ quello del nostro straordinario agroalimentare, che per poter dispiegare tutta la sua forza ha bisogno di acqua nella giusta quantità e qualità e di un territorio sicuro non soggetto a frane ed alluvioni, depositario di grandi ricchezze e valori etici ed economici”.
Occorre mettere in moto tutto quanto è possibile ad iniziare da un utilizzo coerente della forza lavoro assicurata dagli Operai idraulico Forestali, come già nel Piano Attuativo di Forestazione. Gli operai possono intervenire subito non solo sul reticolo minore, ma riprendendo le essenziali opere di regimazione attraverso una programmazione e progettazione operativa da parte di chi ha la conoscenza del territorio con uno stretto rapporto con i Comuni.
I consorzi – ricorda – hanno strutture tecniche, professionalità, capacità per dare una accelerata agli interventi con un sicuro risparmio ed efficacia realizzativa. A tale proposito, Coldiretti e Urbi completeranno a breve la programmazione di interventi precisi da attuarsi con gli operai forestali non solo nella parte ordinaria ma straordinaria.”Siamo convinti che con l’utilizzo degli Operai Forestali, si porti maggiore solidità sia al loro stato lavorativo che al loro lavoro utile alla collettività”. Credo che non sia poco!!!!