CATANZARO – Coldiretti: “Eradicazione epizozie zootecniche e dissesto idrogeologico fattori chiave di competitività”
Molinaro: <<Non possiamo più attendere sono fattori chiave di competitività e di crescita per tutto il sistema economico>>
di REDAZIONE
CATANZARO – 29 MARZO 2015 – “La Calabria non può più attendere su due fattori chiave di competitività e crescita di tutto il sistema economico”.
Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria ancora una volta rilancia su due aspetti: la improrogabile necessità di misure straordinarie di polizia veterinaria nella nostra regione, per l’eradicazione delle epizozie in materia di tubercolosi, brucellosi bovina, brucellosi ovi-caprina, lingua blu, leucosi e vescicolare suina e l’avvio vero del piano di prevenzione per la i messa in sicurezza del territorio, poiché ad ogni minima allerta meteo registriamo un bollettino di guerra con paesi isolati, strade non percorribili, imprese agricole irraggiungibili.
Non spendere proficuamente le risorse che ci sono e andare in ordine sparso non serve a niente perché i costi degli interventi successivi sono enormemente superiori, come dimostrano tutti i dati, agli interventi preventivi.
Epizozie e lotta al dissesto – continua – hanno effetti visibili, a cominciare da quelli sulle opportunità di crescita. Sono quindi urgenti politiche rapide per invertire la tendenza altrimenti di fatto ci estromettiamo da soli nel non cogliere effetti moltiplicativi di breve e medio periodo che autorevoli Istituzioni danno per certo. Per una regione agricola, quale è la Calabria, dobbiamo fare molto di più (e in meno tempo) aumentando appeal, impatto sull’occupazione e sul Pil: siamo costretti a correre. E’ purtroppo evidente che le cure che non ci sono aggravano i problemi.
Ad esempio – cita Molinaro – finalmente non sarà più anonima la provenienza della carne fresca di maiale, di agnello e capretto grazie all’entrata in vigore dal primo aprile p.v. anche in Italia del nuovo Regolamento che impone l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili.
E’ questo il risultato della lunga battaglia della Coldiretti per la trasparenza, con la maggioranza degli operatori che si sta già adeguando per rispettare la scadenza già nel fine settimana. Per essere certi di portare a casa prodotto al 100 per 100 tricolore – spiega -, occorrerà scegliere la carne con la scritta “origine Italia” poiché sta a significare che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento fino alla macellazione si sono svolte sul territorio nazionale. Una storica novità che ci impone di essere dentro un sistema di sanità veterinaria regionale all’altezza della situazione.
Al neo Commissario alla Sanità dr. Massimo Scura, pur comprendendo che è pieno di tante incombenze, chiediamo che, allarghi l’orizzonte della sua attività anche sulle politiche di sanità veterinaria e per questo ci rendiamo disponibili subito ad un incontro.