21 Maggio 2015
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CATANZARO – Coldiretti: «Il non funzionamento di Arcea penalizza gli agricoltori calabresi»
Molinaro: «Gli asset di valore sono 430 milioni di € annui erogati, 120mila aziende agricole interessate, 140mila domande annue»
di REDAZIONE
CATANZARO – 21 MAGGIO 2015 – “Attualmente Arcea si trova in una situazione di stallo operativo generato dalla disfunzione dei servizi della Sin per la mancata sottoscrizione del contratto per l’utilizzo del Sistema Informativo e dei Servizi conseguenti, determinando il mancato pagamento degli aiuti, a migliaia di agricoltori per le campagne 2012-2014”.
Una preoccupazione legittima e molto avvertita, che ha portato Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria, a scrivere una lettera al Presidente della Giunta Mario Oliverio. “E’ evidente che l’Agenzia – si legge – svolge una funzione importantissima per la corresponsione delle somme agli agricoltori, e tale compito, diventa ancora più rilevante nell’attuazione della nuova Politica Agricola Comune 2015-2020. Nel 2009, la nostra Regione, in linea anche con altre Regioni, giunse alla decisione di dotarsi di un proprio Organismo Pagatore per le Erogazioni in Agricoltura (Arcea).
L’attività dell’Arcea è rilevante infatti, i pagamenti annuali erogati agli agricoltori calabresi sui Fondi della Politica Agricola Comune, raggiungono il ragguardevole valore annuo di circa 430 milioni di euro con 120.000 aziende agricole interessate; con una fortissima ricaduta economica sull’intero tessuto produttivo e sociale. Quelli sopra evidenziati, sono assett (attività di valore) che devono essere mantenuti e costantemente alimentati, sia in termini organizzativi sia di flusso finanziario, al fine di garantire la corretta attività gestionale e di controllo dell’ingente numero di procedimenti per i pagamenti di 140.000 domande annue.
Infatti, la notevole complessità delle attività gestionale obbligatorie (istruttorie e controlli) per l’assegnazione dei nuovi diritti, la presentazione delle domande e il successivo pagamento, passano attraverso l’utilizzo obbligatorio del Sistema Informativo Agricolo Nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura (Sian) gestito dalla società Sin.
Tale stato di cose, – preoccupa Coldiretti poiché, rischia di sfociare in numerosi contenzioni che, se non definiti e ricondotti a carico della spesa comunitaria, nei tempi utili, significherà scaricare i danni finanziari conseguenti, sul bilancio regionale, il cui valore – rileva -sarà ben oltre l’importo che la Regione deve rendere disponibile per l’esercizio delle attività delegate dalla Commissione Europea sulla gestione dei pagamenti. Un pericolo incombente che va assolutamente scongiurato!!
Davanti a tale stato delle cose – chiede Molinaro – riteniamo urgente debba essere ripristinata la piena operatività ed efficienza di Arcea, al fine di garantire certezze agli agricoltori sulla erogazione, delle risorse finanziarie e relative soprattutto alle ultime annualità 2013 e 2014, che rappresentano il biennio di riferimento per l’attribuzione dei nuovi titoli da assegnare agli agricoltori per il prossimo periodo 2015-2020.