CATANZARO – DIGA MELITO: GRATTERI “ACCENDE I RIFLETTORI” SULLA VICENDA
La sede del consorzio Ionio Catanzarese
Il neo procuratore della repubblica di Catanzaro ha incontrato il presidente del consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” Grazioso Manno
di Franco POLITO
CATANZARO – 25 MAGGIO 2016 – Chi cerca trova. Chi chiede ottiene. Non sempre in tempi rapidi o immediati, ma ottiene. Il presidente del consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” Grazioso Manno, invece, dal neo Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri ha “ottenuto” in tempi immediati quanto “postulato” quattro giorni addietro.
Perché a soli quattro giorni dall’invio della lettera con cui, tra le altre cose, il numero uno dell’ente di bonifica catanzarese aveva chiesto un appuntamento con il noto magistrato antindrangheta, Gratteri ha incontrato Manno. L’argomento, ovviamente, è stata la Diga sul Fiume Melito.
«Ho voluto innanzitutto ringraziare sinceramente il neo Procuratore Gratteri per la celerità con cui mi ha permesso di incontrarlo – ha detto a caldo Manno. – Un incontro assolutamente cordiale e, ritengo, soprattutto costruttivo. Ho rassegnato al Procuratore tutti i dubbi e le perplessità che continuano ad addensarsi su questa importante opera infrastrutturale voluta, tra l’altro, dalla Regione e da ben 52 Sindaci».
«Sono rimasto particolarmente colpito dalla signorilità, dall’umiltà e dalla concretezza del dr. Gratteri – continua Manno – che, con attenzione, ha ascoltato le ragioni del Consorzio. Da sempre sostengo con convinzione che in questa vicenda il Consorzio è parte lesa e che siano stati commessi reati che ci hanno profondamente danneggiato. E se da una parte non mi fermerò fino a quando verrà fatta giustizia, dall’altra stiamo continuando a lavorare alacremente perché la Diga possa essere rifinanziata dal Governo».
«In tutti questi anni due sentimenti non ci hanno mai abbandonato: il coraggio e la speranza. Pur con le dovute cautele – conclude Manno -, sono certo che la Procura di Catanzaro contribuirà a fare piena luce su quanto è accaduto dal lontano 1990 ad oggi».