28 Maggio 2016
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CATANZARO – I GIOVANI E LA SICUREZZA STRADALE: LEO CLUB E COISP NE PARLANO IN UN CONVEGNO
Illustrati a studenti scuole rischi pere chi si affaccia prima volta mondo della guida
di REDAZIONE
CATANZARO – 28 MAGGIO 2016 – Ultimo convegno dell’anno sociale per il Leo Club “Catanzaro Host” presso la Sala Consiglio del Palazzo della Provincia. Tema dell’incontro: i giovani e la sicurezza stradale, argomento al centro di un importante progetto distrettuale. Organizzata con il supporto del sindacato indipendente di polizia Coisp, rappresentato in sala dal segretario nazionale Franco Maccari e dal segretario regionale Giuseppe Brugnano, la manifestazione ha visto la partecipazione interessata degli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” e dell’Istituto Tecnico Agrario Statale “Vittorio Emanuele II”. Ai ragazzi presenti in sala i giovani lions hanno illustrato i rischi derivanti dalla scarsa attenzione su strada.
Per Francesco Bagnato, presidente del club si è trattato di «di un’importante occasione di riflessione indirizzata a chi si affaccia per la prima volta al mondo della guida. Quando si è sulla strada – ha sottolineato Bagnato – il rispetto delle regole e l’utilizzo del senno nella gestione delle situazione critiche può davvero evitare conseguenze spiacevoli per sé e per gli altri». Concordi anche Yves Catanzaro, incoming president del Club e Giuseppe D’Andrea, segretario distrettuale del progetto: «Quello della sicurezza stradale è un tema spesso sottovalutato; – ha ricordato il primo – abbiamo voluto sensibilizzare i giovani invitandoli a riflettere sulle buone pratiche della guida e all’uso consapevole dei mezzi di trasporto su strada»; per il secondo, invece «il convegno è simbolo degli ottimi risultati raggiunti durante l’anno sociale, un invito a riflettere che testimonia l’attenzione dei Leo su un tema così delicato».
Nel corso della manifestazione è stato proiettato anche uno struggente cortometraggio prodotto dal COISP incentrato sul ruolo, umanamente difficile, delle forze dell’ordine impegnate su strada. «Spesso siamo noi poliziotti a bussare alle porte delle famiglie per portare loro la notizia di una tragedia. – ha evidenziato Brugnano – Il COISP è sensibile a questa problematica a livello nazionale e da anni si rapporta con le scuole per lanciare messaggi positivi alle nuove generazioni». Evento di routine, per il sindacato di polizia è ormai da anni il “Memorial Barone”, manifestazione nata dalla volontà di un padre di non rendere vana la tragica scomparsa del figlio in un incidente stradale. «Quest’anno ci si ritroverà il 13 agosto – ha dichiarato Emilio Barone, promotore dell’iniziativa – si cercherà ancora una volta di usare il linguaggio dello sport e della musica per far riflettere i ragazzi sulle giuste pratiche della guida». Grande interesse hanno suscitato i dati esposti da Rosa Maria Parise, Dirigente della Polizia Stradale di Catanzaro, per la quale le violazioni più diffuse sarebbero l’alta velocità e l’utilizzo del cellulare durante la guida. «Prima la cattiva abitudine era solo parlare, ora è addirittura scrivere messaggi». In diminuzione gli incidenti per alcol e droga: «i controlli della polizia stradale e l’abitudine dei ragazzi a viaggiare con una persona sobria alla guida hanno limitato le percentuali rendendo meno incisive queste cause rispetto al passato».
Chiusura affidata al segretario nazionale del COISP Maccari: «La nostra legislazione è cambiata da pochi giorni arrivando, con un iter anche abbastanza tortuoso, alla definizione di omicidio stradale. La problematica della sicurezza è stata stuprata a livello politico e l’articolo partorito è quasi un pericolo perché pone sullo stesso piano chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe con chi ha una distrazione. Ai ragazzi raccomandiamo la massima attenzione sulla strada e li invitiamo a rompere le scatole alle amministrazioni perché adempiano ai loro obblighi: la gestione delle strade, le illuminazioni, la segnaletica sono cause importanti di incidenti i cittadini devono essere messi in condizione di non nuocere a sé stessi e agli altri»