26 Novembre 2014
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CATANZARO – Il “servo di Dio” Raffaele Gentile sarà “Beato”
Domani l’arcivescovo S.E. Mons. Vincenzo Bertolone costituirà il Tribunale per la causa di beatificazione
di Redazione
CATANZARO- 26 NOVEMBRE 2014 – Nel decennale della morte del Dottor Raffaele Gentile, domani, con inizio alle ore 16, nella chiesa parrocchiale “San Giovanni Battista” di Catanzaro (corso Mazzini), è in programma il quinto convegno di studi e ricerca.
Dopo l’introduzione dell’avv. Rosario Chiriano, presidente dell’Associazione di Volontariato “Raffaele Gentile”, il sacerdote don Massimo Cardamone terrà una relazione sul tema ”Mistico pellegrino del comandamento nuovo”. A seguire la proiezione di un filmato, curato da Maria ed Elisa Gentile e gli interventi del Cappuccino p. Pasquale Pitari (“Uno sguardo alla causa di beatificazione”, del giornalista e dottorando di ricerca Luigi Mariano Guzzo (“Raffaele Gentile e il Servo di Dio Antonio Lombardi”) e del presidente emerito della Federazione Universitaria Cattolica di Catanzaro Sebastian Ciancio (“Raffaele Gentile e San Giuseppe Moscati”).
A conclusione del dibattito l’Arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone costituirà il Tribunale diocesano per l’inchiesta della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Raffaele Gentile.
Il Servo di Dio Raffaele Gentile (1921 – 2004) è un laico, fedele di Cristo Gesù, che onora la città di Catanzaro per averla servita come medico (dal 1945 al 2004), come amministratore pubblico (consigliere comunale dal 1964 al 1970), come politico (promotore nel 1944 del Movimento della Democrazia Cristiana), come animatore dell’associazionismo cattolico (presidente dal 1951 al 1973 della Giunta diocesana dell’Azione Cattolica), come operatore sanitario (direttore dell’Opera Pia “In Charitate Christi” dal 1946 al 1986; dirigente sanitario della Cassa Mutua Provinciale dei Coltivatori Diretti dal 1955 al 1984; componente del Consiglio Provinciale di Sanità dal 1951 al 1961; incarichi vari nell’Ospedale cittadino, nell’I.N.P.S., nella Croce Rossa), come docente (incaricato di “Igiene Sociale” nella Scuola Superiore di Servizio Sociale –ONARMO- dal 1959 al 1961), come giornalista (redattore Capo dal 1947 de “Il Popolo d’oggi” e de “L’Idea Cristiana; come collaboratore di “Comunità nuova”, il quindicinale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace), come scrittore (articoli di divulgazione scientifica e profili di sacerdoti e laici cattolici, tra i quali quelli relativi a Mons. Giovanni Apa e al filosofo Antonio Lombardi), come socio confraternale (aderente alle Confraternite cittadine “Maria SS. Immacolata” e “San Giovanni”)..
Dal 2004, anno della sua dipartita terrena, la Chiesa di Catanzaro-Squillace ha posto una particolare attenzione sulla sua figura esemplare e sulla sua attività di laico cattolico impegnato nel mondo ecclesiale, culturale e sociale. Dall’agosto 2010 al 2013 ha operato in Città un Comitato scientifico e organizzatore di Studi e Ricerche “Raffaele Gentile”, presieduto dall’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani.
Dal 27 giugno 2013 il Comitato si è costituito in Associazione di volontariato “Raffaele Gentile”, che, presieduta dall’on. avv. Rosario Chiriano, ha promosso tra il clero ed i fedeli, come segno della fama di santità, una raccolta di oltre tremila firme, che è stata allegata ad una lettera indirizzata all’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro- Squillace Mons. Vincenzo Bertolone “per valutare l’opportunità di avviare la Causa di Beatificazione del dott. Raffaele Gentile per la gloria di Dio e per il bene dell’anima”. In data 8 dicembre 2013 l’Arcivescovo Mons. Bertolone ha accolto la proposta ed ha firmato l’Editto di avvio della Causa di Beatificazione del Servo di Dio Raffaele Gentile.
Al fine di far conoscere la figura esemplare del dott. Raffaele Gentile sono stati già organizzati quattro convegni di studio, sotto il titolo generale “Raffaele Gentile, tra memoria e profezia”. Dopo il primo d’inquadramento generale sulla vita e l’azione del dott. Gentile (anno 2010), sono seguiti il secondo (2011), il terzo (2012) e il quarto (2013), che hanno trattato aspetti particolari –rispettivamente sui temi “Humanitas”, “Salus” e ”Civitas”- del suo poliedrico impegno.