16 Gennaio 2015
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CATANZARO – Psr 2014-2020, Coldiretti scrive al direttore del dipartimento regionale agricoltura
Molinaro: “Fa da se e il rischio e’ di essere lontani dai bisogni dell’agricoltura calabrese. Scelte importanti e coraggiose nel confronto con la Commissione Europea. No a un pacchetto chiuso lontano dalla realtà”
di REDAZIONE
CATANZARO – 16 GENNAIO 2015 – La Coldiretti Calabria ha scritto una lettera al Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Zimbalatti segnalando disallineamenti e discrasie sia di metodo che sui contenuti stessi del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 che si accentuano nell’attuale fase di stand -by istituzionale.
Siamo a conoscenza – si legge nella lettera a firma di Pietro Molinaro – che a breve i Servizi della Commissione daranno avvio al negoziato formale per giungere all’approvazione definitiva del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014-2020 inviato nel mese di luglio 2014 e riproposto a fine settembre a seguito della comunicazione di irricevibilità.
E’ in atto quindi una interlocuzione fra Dipartimento e Servizi della Commissione allo scopo di apportare modifiche correttive al Programma inviato le quali incideranno sulle osservazioni ufficiali e potranno pesare irrimediabilmente tracciando una sorta di via di non ritorno sulla fase negoziale.
Tutto questo – denuncia Coldiretti – senza mettere a conoscenza il partenariato il cui ruolo ed importanza è sancito dai Regolamenti e che rimane fondamentale per elaborare un Programma coerente con i bisogni delle filiere agroalimentari e dei comprensori rurali. Coldiretti chiede che di essere messi a conoscenza dei contenuti della interlocuzione cosi come di conoscere le osservazioni che saranno formulate, dalla Commissione, per poter rappresentare considerazioni in relazione alle osservazioni già formulate durante la fase partenariale.
Occorre invece – prosegue – affrontare questa fase, con grande determinazione “pretendendo” e difendendo la distintività programmatica in funzione delle peculiarità e dei bisogni dell’agricoltura calabrese. Non possiamo fallire! Occorrono risposte autorevoli più adeguate alle esigenze di consolidamento e sviluppo del nostro settore agricolo ed agroalimentare e del suo territorio rurale.
Non si può prescindere – sottolinea Coldiretti dal progressivo invecchiamento della forza lavoro in agricoltura, quindi vi è la necessità di una attenzione più significativa al ricambio generazionale, per garantire futuro della nostra agricoltura e occupazione per i tanti giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli.
Coldiretti in virtu delle specifiche necessità, ribadisce che bisogna assicurare in maniera più rilevante, l’indirizzo prioritario d’intervento verso la montagna e le aree svantaggiate; un meccanismo di premialità applicato per le misure finalizzate a compensare i maggiori costi di produzione mediante la concessione di premi compensativi nonché per le misure agroambientali che dovranno garantire il riconoscimento e l’erogazione del massimo aiuto unitario previsto dal regolamento. L’Europa deve riconoscere che i costi produttivi della Calabria sono molto più alti delle altre regioni ed i premi rappresentano gli unici strumenti per compensare queste peculiarità negative che impattano fortemente sulla competitività ed allo stesso tempo incidono sul miglioramento e difesa dell’ambiente.
Sono esempi concreti – conclude la lettera – di questioni da affrontare e ciò deve essere fatto altrimenti ci possiamo ritrovare un pacchetto chiuso lontano dalla realtà produttiva e questo non possiamo permettercelo.