CATANZARO – RAFFORZATA PROCURA ANTIMAFIA
Si è insediato il nuovo Sostituto Antonio De Bernardo
di REDAZIONE
CATANZARO – 7 NOVEMBRE 2017 – Si e’ insediato ieri, alla Procura di Catanzaro, il nuovo sostituto Antonio De Bernardo che seguira’ le indagini antimafia nei territori della fascia tirrenica e del Vibonese in particolare.
Ad accogliere De Bernardo c’erano il presidente del tribunale facente funzioni, Giuseppe Valea, e il procuratore capo, Nicola Gratteri. Quest’ultimo ha sottolineato che il nuovo arrivato “e’ un magistrato di grande esperienza con quindici anni di servizio, che ha condotto indagini di grande importante delicatezza soprattutto sulla fascia ionica reggina”.
Gratteri e De Bernardo hanno gia’ lavorato insieme a Reggio Calabria: “Ci ho tenuto molto a farlo venire a Catanzaro – ha sottolineato il procuratore – e lui ha creduto in me”. De Bernardo ha espresso la propria soddisfazione, affermando: “Sento molto la responsabilita’ di un incarico delicato.
A Catanzaro i problemi sono simili a quelli di Reggio, ci vuole un impegno notevole e ho tanta voglia di cominciare. So gia’ come lavora il procuratore Gratteri e sono contento di essere qui, parliamo di questo incarico da tanti mesi e so che qui c’e’ un progetto molto interessante”.
Il procuratore Gratteri ha sottolineato l’impegno per potenziare gli uffici giudiziari di Catanzaro, considerato che nei giorni scorsi sono arrivati altri diciotto magistrati mentre nel prossimo mese di dicembre si insediera’ anche il magistrato Paolo Sirleo e tra pochi giorni prestera’ giuramento come procuratore aggiunto anche l’attuale sostituto, Vincenzo Capomolla.
“Ora abbiamo la forza per lavorare in tutti i settori – ha aggiunto Gratteri – dai reati bagatellari alla pubblica amministrazione, alla criminalita’. A Catanzaro mi ha impressionato il gran numero di reati di natura sessuale e di violenza in famiglia, non passa settimana che non arrestiamo tre o quattro persone per episodi di questa natura, per questo ho potenziato il settore delle fasce deboli con tre pubblici ministeri anziche’ due”.