«CERCANO DI CAPOVOLGERE I FATTI E LA STORIA», “PALERMITI BENE COMUNE” REPLICA ALLA MINORANZA
Palermiti, veduta dall'alto
La giunta comunale e il sindaco Domenico Emanuele fanno quadrato contro le accuse ricevute nei giorni scorsi
di Salvatore TAVERNITI, Gazzetta del Sud 29 gen 2023
PALERMITI (CZ) – 30 GENNAIO 2023 – «Cercano di capovolgere i fatti e la storia».
La maggioranza “Bene Comune” che guida il Comune di Palermiti replica così al gruppo di opposizione “Palermiti Futura” che nei giorni scorsi aveva espresso critiche verso l’operato della giunta locale.
All’accusa di “aver diviso il paese”, la maggioranza risponde che «i fatti dicono che in due anni e mezzo non hanno mai partecipato ad alcuna manifestazione organizzata per la comunità.
Ed ancora prima hanno disertato anche le feste religiose».
Sulla cattiva gestione dei finanziamenti, “Bene Comune” rileva che «quasi tutti i finanziamenti sono oggetto di inchieste giudiziarie».
Il gruppo, che sostiene la giunta guidata dal sindaco Domenico Emanuele, prende ad esempio il progetto relativo alla scuola elementare.
«Questo finanziamento – evidenzia – è oggetto di inchieste che riguardano incarichi e procedure anomale. La stessa gara è stata avviata nonostante il parere negativo del Genio civile e senza apportare le varianti e le integrazioni che erano state richieste. Quasi tutti i lavori pubblici che vanno dal 2015 al 2019 sono oggetto di indagini della Procura».
Per quanti riguarda la realizzazione del nuovo pozzo idrico, anche la passata amministrazione guidata dagli attuali oppositori, secondo “Bene Comune”, ci ha provato e non ha prodotto nulla; mentre riguardo ai lavori pubblici, «i fatti dicono che il loro marchio di fabbrica, entrato nella storia del paese, sarà la famosa tangenziale Setti-Chiazze, il più grande spreco di soldi pubblici mai visto a Palermiti: un’opera inutile che ha portato solo danni per i proprietari della zona».
In pratica, secondo gli attuali amministratori, i predecessori hanno consegnato un paese al collasso.
Ed elencano le varie problematiche: «una rete idrica da terzo mondo; mai in passato è stato fatto un intervento risolutorio, abbiamo riparato vecchie perdite presenti sulla rete idrica da anni e sulle quali non si era mai intervenuti.
Un sistema di raccolta delle acque praticamente inesistente in diversi tratti urbani del paese.
Sono stati realizzati dei sistemi che poi sono stati chiusi perché la raccolta andava a finire impropriamente nella rete fognaria.
Quando parlano di cattiva programmazione, occorre sapere che in due anni abbiamo fatto fronte alla disastrosa situazione finanziaria ereditata.
Solo grazie alla nostra programmazione, invece, abbiamo estinto 500mila euro di debiti idrici ultraventennali, 330mila euro di debiti per il consumo di energia elettrica, 70mila euro di debiti per il conferimento dei rifiuti in discarica.
Ed abbiamo ottenuto un risparmio di spesa che ci ha permesso, a dicembre, di impegnare oltre 140mila euro per nuovi servizi e migliorare quelli esistenti».
Rivolgendosi, infine, ai palermitesi, la maggioranza sostiene di «continuare a lavorare per il bene della comunità senza prendere lezioni da persone che hanno dimostrato la loro incapacità amministrativa».