L’ex assessore comunale invita “chi ama davvero questo territorio a unirsi. La battaglia non è solo una questione sanitaria: è una questione di dignità”
di REDAZIONE
– CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 16 APRILE 2025 – “Chiaravalle abbandonata: la Casa della Salute non c’è, e la sanità crolla”. E’ quanto afferma l’ex assessore comunale di Chiaravalle Centrale Vincenzo Fabiano.
Solo promesse e proclami
Che aggiunge: “A Chiaravalle Centrale la situazione sanitaria è ormai insostenibile. La Casa della Salute, da anni al centro di promesse e proclami, oggi è rimasta solo uno slogan. La vecchia struttura dell’ex ospedale San Biagio è fatiscente, mentre la nuova, ferma al solo basamento, è il simbolo di un’attesa che sembra non finire mai. L’unica certezza che abbiamo è, paradossalmente, l’incertezza. Nel frattempo, mentre i cittadini attendono risposte, il personale sanitario va in pensione senza essere sostituito. Manca tutto: medici, infermieri, attrezzature, servizi essenziali.
Le visite vengono spesso annullate a causa di strumentazioni obsolete. La Radiologia è affidata a un solo tecnico che, con mezzi datati, cerca quotidianamente di garantire esami come le radiografie. La Moc viene eseguita solo due volte a settimana da tecnici “a scavalco” provenienti da altri ospedali. Il personale infermieristico va in quiescenza senza che nessuno venga reintegrato. Il dirigente è quasi sempre assente e prossimo anch’egli alla pensione”.
L’amministrazione comunale sembra dormire
Fabiano evidenzia che “mentre tutto questo accade, l’amministrazione locale sembra dormire, e i referenti politici appaiono più interessati alle passerelle che a soluzioni concrete. Ai capigruppo politici locali mi rivolgo direttamente: mancano meno di due anni alle elezioni regionali. Il tempo per agire è adesso. È il momento di bussare con forza alle porte dei vostri referenti regionali. Non possiamo più permetterci di sprecare occasioni per inseguire piccoli tornaconti personali.
Troppe volte, in passato, questi giochi di potere hanno portato alla chiusura di interi reparti, a danno della comunità. Ma qualcosa si muove. Vedo i cittadini di Chiaravalle risvegliarsi, pretendere i propri diritti, denunciare il degrado, il silenzio, l’indifferenza. Le strade del centro storico, ridotte in condizioni vergognose, diventano simbolo di un abbandono più ampio, che oggi trova voce anche sui social. È un segno di speranza”.
Unirsi nella battaglia
Poi conclude: “Invito chi ama davvero questo territorio a unirsi. La battaglia per la Casa della Salute non è solo una questione sanitaria: è una questione di dignità. Io ci sono. E chi ha a cuore Chiaravalle dovrebbe esserci. Non per interesse personale, ma per impedire che tutto si sgretoli sotto i nostri occhi”.