10 Maggio 2016
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – COMITATO “PORTA” LA TRASVERSALE DELLE SERRE NELLE SCUOLE
In un convegno ad hoc, sabato prossimo, si parlerà di infrastrutture, fondi europei e risorse umane
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 10 MAGGIO 2016 – “Azioni di ripopolamento dell’entroterra: infrastrutture, fondi europei e risorse umane”.
Questo il tema del convegno promosso dal Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” in collaborazione con il Gal Serre Calabresi e Alta Locride e in sinergia con Slow Food e Naturium. L’iniziativa, aperta alla partecipazione degli studenti degli istituti scolastici superiori, si svolgerà il prossimo sabato 14 maggio, alle ore 11, presso la sala convegni dell’ex Comunità Montana di Chiaravalle, in località “Foresta”.
Dopo il saluto introduttivo dell’ing. Renato Puntieri, presidente del Gal, il dott. Francesco Pungitore, presidente del Comitato “50 anni di sviluppo negato”, parlerà della Trasversale delle Serre e del progetto “Io voglio vivere qui”. Seguiranno esempi di azioni concrete di sviluppo locale già realizzate, con le relazioni del dott. Gregorio Muzzì e del dott. Guido Mignolli. Il project manager Salvatore Modaffari focalizzerà, invece, la sua attenzione sui fondi europei per i giovani e le nuove imprese nella programmazione 2014-2020.
“Il progetto Appennino Slow Food” sarà al centro dell’intervento dell’arch. Marisa Gigliotti (Slow Food Calabria). Concluderà il prof. Ulderico Nisticò, storico. La manifestazione si inserisce nel contesto delle attività itineranti di sensibilizzazione e informazione promosse dal Comitato spontaneo “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”, impegnato in una forte mobilitazione per ottenere lo sblocco dei cantieri della superstrada Jonio-Tirreno e, altresì, preoccupato per le opportunità mancate che il territorio sconta da decenni a causa della mancata realizzazione di questa infrastruttura viaria.
Per invertire la rotta è necessario ottenere la fine dei lavori ma anche stimolare iniziative dal basso, coinvolgendo le giovani generazioni, per recuperare livelli occupazionali e produttivi capaci di scuotere un panorama di generale depressione demografica ed economica. Da qui l’incontro con il Gal, lo Slow Food e il progetto culturale “Naturium” per dare vita all’iniziativa di sabato a Chiaravalle. Nel frattempo, la costituzione del Comitato, deliberata dall’assemblea riunitasi il 20 aprile scorso nella Sala consiliare del Comune di Gagliato è stata ufficializzata con la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate di Soverato che ha, quindi, dotato il Comitato stesso dei necessari requisiti giuridici poter perseguire gli obiettivi fissati nello Statuto con tenacia ed efficienza.
Sono state, altresì, formalizzate le nomine dell’ufficio di presidenza che assegna: a Francesco Pungitore, coadiuvato da Bruno Cirillo e Ulderico Nisticò, il delicato ruolo di coordinare tutte le attività e curare i rapporti con l’esterno; a Silvia Vono (vicepresidente) la cura dell’aspetto legale e tecnico delle azioni promosse e intraprese; a Giovanni Sgrò, Marisa Gigliotti e Fioravante Schiavello il ruolo di consiglieri e referenti territoriali. Il Comitato, che ha come finalità principale di perseguire il completamento e la fruibilità della preziosa arteria stradale, si è dovuto necessariamente dotare di una struttura solida di riferimento avendo tra gli altri obiettivi anche quello di stimolare, curare e interessarsi direttamente di ogni iniziativa volta alla promozione dei territori coinvolti dall’infrastruttura in questione.
Ogni operazione sarà portata avanti interfacciandosi con le amministrazioni locali e le forze politiche che vorranno aderire, indipendentemente dall’area di appartenenza, alle quali non si intende sostituirsi ma fornire il supporto necessario affinché tra le stesse e il Comitato sia possibile tessere una rete relazionale, in grado di tutelare e favorire lo sviluppo reale dell’intero territorio evitando che, dopo cinquant’anni di attesa, la strada, a seguito delle mutate condizioni ed esigenze sociali, non si trasformi in una sorta di corridoio sterile che bypassando i piccoli centri abitati possa provocare un aggravamento delle condizioni di isolamento.