29 Maggio 2015
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Consorzio metano, i Comuni attendono il potenziamento della rete
Il progetto di metanizzazione Apq "Energia" è fermo da qualche anno
Si resta in attesa del finanziamento proveniente dall’Apq “Energia” arenatosi alla Regione Calabria
di Fra. PO.
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 29 MAGGIO 2015 – Tiene banco la “questione delle dimissioni” da parte del presidente del Consorzio di metanizzazione delle Preserre Santo Sestito.
Sestito, capo gruppo di maggioranza al Comune di Chiaravalle, un mesetto addietro si è dimesso assieme ad altri sei consiglieri determinando la fine anticipata della civica amministrazione e l’arrivo del commissario prefettizio.
Qualcuno, come il sindaco di Centrache Fernando Sinopoli, sostiene che «Sestito, senza carica elettiva, sarebbe privo di “legittimazione” e non rappresenterebbe più nessuno dei sedici Comuni aderenti al Consorzio».
Sestito non si sottrae alla questione e la affronta con serenità. Non è uno che in politica ci sta da ieri. Certe cose sa come prenderle. «Se fino ad ora non mi sono dimesso – afferma – è perché c’è un accordo con i sindaci dell’Assemblea consortile di rimanere in carica. Quando decideranno di cambiare non potrò che rispettare la decisione. Per ora, però, d’intesa con loro, occorre lavorare sul potenziamento della rete metano in tutti i 16 Comuni aderenti».
L’Assemblea consortile è composta dai sindaci dei Comuni di Argusto, Capistrano, Cardinale, Chiaravalle Centrale, Centrache, Cenadi, Olivadi, Palermiti, Petrizzi, Gagliato, Monterosso Calabro, Polia, San Nicola da Crissa, Torre di Ruggiero, San Vito sullo Ionio e Vallelonga.
A” frenare le dimissioni”, dunque, è la stessa attività dell’ente. Sul piano “tecnico – programmatico”, infatti, c’è dell’altro. Si chiama Accordo di programma quadro “Energia”, terza fase, riguardante i Comuni calabresi da metanizzare. Nel documento è presente anche l’area delle Preserre, comprese le zone rurali. Solo che manca il finanziamento. Lo step, a questo punto, diventa politico trattandosi di “spingere” sul presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e sul Ministero dello Sviluppo Economico a riconsiderare gli incartamenti.
Sestito garantisce «che ci ci siamo dati da fare e devo dire che si tratta di una pratica ferma, non si sa per quale motivo, nella quale si riscontra un confusione di dati non corrispondenti all’Apq “Energia”. Nel 2012, quando è stato riapprovato il progetto preliminare di potenziamento della rete gas nei Comuni del Consorzio, abbiamo inviato, con richiesta di finanziamento, tutto quanto era necessario all’assessorato regionale alle Attività produttive senza ottenere risposta».
E allora? Cosa fare? «A mio parere – conclude Sestito – bisogna rimettere mano alla problematica ripartendo daccapo». Dimissioni o non dimissioni, questa è la situazione.