CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Consorzio metano, Sinopoli solleva questione presidenza
Santo Sestito, ha deciso di mettersi da parte
Secondo il sindaco di Centrache Fernando Sinopoli l’attuale presidente Santo Sestito dopo le dimissioni da capogruppo al Comune di Chiaravalle Centrale sarebbe privo di carica elettiva e non rappresenterebbe nessun ente tra quelli aderenti al consorzio
di Francesco LULISSIANO
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 17 MAGGIO 2015 – Per la presidenza del consorzio di metanizzazione delle Preserre si aprono nuovi scenari. Il sipario lo ha tirato su il sindaco di Centrache Fernando Sinopoli. La questione ruota attorno a una possibile “carenza di rappresentatività” dell’attuale numero uno dell’ente sovra comunale Santo Sestito.
Presidente che fino a qualche mese addietro era capogruppo di maggioranza al Comune di Chiaravalle e che adesso, per via delle dimissioni con cui assieme ad altri sei consiglieri ha fatto cadere l’amministrazione, istituzionalmente non rappresenterebbe più nessuno in seno al consorzio.
Se prima Sestito operava da delegato del Comune di Chiaravalle Centrale, in seguito alle dimissioni Sinopoli ha sollevato la questione del mantenimento a suo favore della presidenza. Lo ha fatto investendo gli altri sindaci che fanno parte dell’assemblea intercomunale del consorzio. L’argomento sarà al centro della riunione fissata per martedì prossimo nella sala del Consiglio dell’ex comunità montana “Fossa del Lupo – Versante Ionico”.
Nel mirino la sfiducia del presidente del consorzio di metanizzazione Santo Sestito, dopo le dimissioni privo di una carica elettiva e, di conseguenza, secondo Sinopoli, non rappresentativo di nessun ente che vi fa parte. C’è chi parla di decadenza.
E’ molto probabile che non si debba arrivare alla sfiducia se Sestito dovesse mettere in atto il proposito, non remoto, di dimettersi manifestato subito dopo le dimissioni. Finora non l’ha fatto per motivi legati al completamento di alcuni progetti di ampliamento e realizzazione della rete in corso di realizzazione in alcuni Comuni del bacino.
Insomma, il sasso nello stagno è stato lanciato. Per capire cosa accadrà occorre aspettare almeno fino a martedì prossimo.