7 Novembre 2014
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Giudice di Pace, l’associazione avvocati “reclama” i servizi minimi
La necessità è mantenere la gestione nelle more dell’assegnazione del personale a carico delle amministrazioni
di f.p.
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 7 NOVEMBRE 2014- «In questo momento c’è l’assoluta necessità di proseguire nella gestione mantenendo il personale in servizio nelle more dell’assegnazione del nuovo personale che si sta formando e che sarà a carico delle amministrazione comunali del comprensorio che avevano deliberato per la gestione autonoma e il mantenimento degli uffici del giudice di pace di Chiaravalle Centrale».
Così il presidente dell’Associazione Calabrese di Scienze Giuridiche Francesco Squillace sulle ultime vicende legate alla “gestione” della sede chiaravallese del giudice di pace. La nostra iniziativa – aggiunge Squillace – nasce dopo la disposizione arrivata da Catanzaro con cui si prevedeva il richiamo in servizio alla sede centrale del personale della struttura periferica di Chiaravalle».
I timori dell’Associazione derivano dal fatto che «una simile decisione rischia di creare difficoltà nella gestione dei servizi minimi garantiti all’utenza che, giustamente reclama il mantenimento della struttura».
Squillace si è rivolto al presidente del Tribunale di Catanzaro e al presidente della Corte d’Appello catanzarese manifestando le preoccupazioni manifestatigli da molti colleghi avvocati.
Squillace, inoltre, rammenta il rischio prescrizione che incombe su molte cause e la notevole mole di lavoro caratterizzante il ruolo civile e penale cui le sole due unità inviate per pochi giorni alla settimana dalla sedee centrale di Catanzaro non riescono a fare fronte.
La richiesta è di mantenere in piedi i servizi. «In caso contrario – conclude Squillace – si creerebbero disservizi notevoli ai danni degli avvocati e dei cittadini. Pertanto si auspica che il personale che operava al Giudice di Pace in attesa del personale che compete alle amministrazioni comunali».