CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – LO “STRAPPO” DI ARTURO BOVA RISCUOTE CONSENSI
Giovani ex renziani a sostegno del consigliere regionale che ha abbandonato il Pd
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 6 NOVEMBRE 2017 – Lo “strappo” del consigliere regionale Arturo Bova riscuote consensi a Chiaravalle Centrale.
La sua recente decisione di abbandonare il Pd, per passare a Mdp, viene salutata positivamente, in particolare, dal giovane ex militante renziano Saverio Barbieri (una laurea in ingegneria sulle spalle e svariati ruoli nel sociale e nel volontariato).
“Arturo Bova è, innanzitutto, un amico. Condivido in pieno le sue argomentazioni” commenta Barbieri (in foto), lasciando presagire sviluppi organizzativi imminenti anche su base locale. “Bova ha perfettamente ragione – prosegue Saverio Barbieri – quando dice che nel Pd è venuto a mancare il confronto, quello basato sui territori. E’ venuta meno la discussione nei circoli, il confronto con la gente, oltre che con i competitori politici”.
Proprio la “crisi” dei circoli è l’aspetto che sta più a cuore a Barbieri, evidentemente deluso dalle esperienze maturate a contatto con il Pd locale. “Anche per me, come per Arturo, la politica è passione, formazione, idee, confronto e sintesi. Elementi essenziali per costruire una comunità, in particolar modo se si parla di vivere all’interno di un partito politico” sottolinea il giovane chiaravallese.
La prospettiva futura? “Contribuire alla costruzione di un processo costituente in grado di ricreare un centrosinistra plurale, non soffocato da quelle ambizioni leaderistiche che, purtroppo, non si registrano solo a Roma…”.
Da qui l’apprezzamento per il progetto Mdp “dove donne e uomini si impegnano in un movimento democratico e progressista con l’obiettivo di dare all’Italia un governo che corrisponda ai veri bisogni e agli interessi del nostro Paese”.
La strada per il futuro è tracciata – conclude Barbieri – e lo si è visto proprio in queste ore in Sicilia dove è stata sconfitta, principalmente, l’idea sprezzante, renziana, di considerare la sinistra ormai superata, mentre i veri giochi di potere si fanno a destra con Berlusconi e con Alfano”.