21 Ottobre 2015
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – MAIDA: “CONTRO DI ME ATTACCHI PERSONALI”
Pino Maida
Tiene banco la questione dell’assegnazione delle aree destinate alla caccia al cinghiale
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 21 OTTOBRE 2015 – Pino Maida, presidente dell’Atc 2 Catanzaro, non ci sta. Non ci sta a fare la vittima sacrificale.
Dice la sua e controbatte alla mozione mossagli dai vicepresidenti Antonio Giglio e Bruno Mannello. Le accuse dei due attengono alla “totale incertezza” in cui verserebbe l ‘assegnazione alle squadre delle aree per la caccia al cinghiale, Maida, in quota Pd, fino ad aprile sui banchi dell’opposizione al Comune di Chiaravalle e in passato vicepresidente del consiglio provinciale di Catanzaro, va giù a muso duro.
“Dietro gli attacchi alla mia persona – afferma – c’è una regia di carattere politico. Ho solo applicato norme e regolamenti. Se, in passato, questo non avveniva, non è un mio problema”.
Per Maida “la situazione di incertezza non esiste”. Poi insiste. ““In questi mesi – fa sapere – l’intero comparto è stato regolamentato con continue disposizioni da parte della Regione Calabria (scadenze, deroghe, diffide) che noi abbiamo applicato alla lettera, com’era nostro dovere. Proprio per tale motivo, i dirigenti della Regione hanno elogiato la nostra conduzione ponendoci ad esempio per tutti gli Atc calabresi”.
“Il mancato rispetto di obblighi normativi – esplicita Maida – ha comportato l’esclusione di alcune squadre, 4 su 38, ma le deliberazioni assunte in merito dal CdA dell’Ambito territoriale sono sempre state approvate all’unanimità. Attribuire, oggi, colpe al presidente e scaricare le responsabilità di quanto accaduto sulla mia persona è davvero ridicolo. C’erano delle scadenze obbligatorie da rispettare (10 luglio, 10 settembre) per presentare domande e versamenti. Chi non ha ottemperato nei termini è stato escluso. Tutto qui”.
“Il vero scandalo – sottolinea – arriva oggi da chi, prima, ha votato in un modo e, adesso, vorrebbe cambiare le carte in tavola. Sospetto, peraltro, che dietro ci sia una sorta di regia politica. Un tentativo di colpire la persona Pino Maida, in quanto esponente del Pd. Mi suona strano, ad esempio, che pochi giorni prima della mozione di sfiducia sia uscito sulla stampa un comunicato dell’Ncd, a firma di Santo Sestito, che metteva sul tavolo la stessa vicenda poi utilizzata da Giglio per attaccarmi. In tutta questa storia c’è qualcosa di poco chiaro”.
“L’unica certezza – conclude – è che io non derogo da norme e regolamenti. Non avallo illegittimità. Il mio modus operandi è la legalità. Questo deve essere chiaro per tutti”.