25 Marzo 2017
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – SESTITO (UILDM): «DIRITTI DISABILI NON INTERPRETABILI DA CHICCHESSIA»
Riceviamo e pubblichiamo la nota del dott. Giovanni Sestito, presidente provinciale UILDM di Chiaravalle Centrale
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 25 MARZO 2017 – «Debbo con grande gioia mia e di tutti i disabili presenti, esprimere un giudizio positivo per la bellissima rappresentazione messa in scena l’altra sera al teatro “Impero” di Chiaravalle Centrale dal titolo: “La cantata dei giorni pari” de La Bottega del Teatro.
Debbo anche, con profondo dolore e dispiacere, constatare il giudizio poco gradevole e inopportuno, da parte di un signore riguardo l’invito ricevuto dal Direttore Artistico, Lucio Falvo, ad essere ospiti d’onore alle rassegne teatrali. A mio modesto parere, il signore è poco informato in materia legislativa e di diritti verso le persone disabili e oltretutto senza conoscenze di base dei diritti fondamentali dell’uomo, il che la dice lunga sul suo personale pensiero.
Insegno al signore che, il diritto di avere diritti, i quali si manifestano ovunque per uomini, donne e persone di ogni ceto e condizione sociale, non sono di libera interpretazione di chicchessia, ma sono regolati da principi che non lasciano dubbi o ingerenze interpretative da parte di nessun libero detrattore. Stabilire un principio del diritto sfida ogni forma di discriminazione sociale ristabilendo quella parità sostanziale che la carta costituzionale sancisce. Se il signore conoscesse la carta dei principi fondamentali sarebbe anche a conoscenza che la garanzia dei diritti passa attraverso quel principio di uguaglianza sostanziale che la legge statuisce ove c’è una disuguaglianza di fatto, mettendo al centro la dignità delle persone disabili-
La presenza della UILDM con i suoi disabili al teatro “IMPERO” è stato forse il momento più bello per loro, i quali per un momento si sono mimetizzati con l’alta società civile, abbandonando, anche se per una sera, i soliti spazi domiciliari, i quali sembrano “ghetti tristi” e senza colore, per intrufolarsi tra le persone cinti di tutto punto odoranti di chanel.
Il pensiero di chiudere per un attimo le finestre dei centri diurni e aprire quelle del mondo della cultura, in cui tutti i disabili sono liberi di esprimere la loro voglia di vivere, senza ingerenze da parte di chi non è disabile, è quello che sogno per tutti i disabili che spesse volte vengono strumentalizzati per fini personali e da parte di persone che dovrebbero garantire la libertà scelta di ognuno.
Invitare i disabili alle rassegne teatrali e farli godere degli avvenimenti culturali della città chiaravallese non è stato altro che applicazione di un principio sancito dal Decreto del Ministero dei beni culturali n. 239 de 20 aprile 2006, il quale dispone biglietti gratis ai portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore.
Non si è perpetrata nessuna discriminazione. Si è semplicemente traslato un principio sancito da una legge. (A meno che il signore non creda che anche il Decreto Ministeriale sia discriminatorio)
I detrattori della domenica, e dei restanti giorni della settimana, se si sentono così eruditi da sindacare un principio di legge, dovrebbero, quantomeno prima di tutto conoscere le norme che regolano le agevolazioni e l’accesso dei disabili ai luoghi di cultura, e dopo, semmai gli venga chiesto, dare alito al pensiero. E non si tratta neppure di incentivo economico etichettando il disabile come se fosse un pezzente ed accattone, ma di un diritto. Se si pensa quanto affermato dal signore, questa sì che sarebbe pura discriminazione, ed io mi sento profondamente umiliato dal signore e al solo pensiero che la gente possa pensare questo di me. I disabili non sono alla ricerca di incentivi economici, ma di rispetto e pari dignità.
Ho sempre sostenuto che la disabilità non è una materia che si studia sui libri ma è un’esperienza che si vive sulla propria pelle.
Chi pensa che l’integrazione passi per altre vie deve innanzi tutto dimostrare che le vie suggerite siano le più efficaci. Con la presenza al teatro delle persone disabili si è aggiunto un altro tassello importante verso la completa integrazione delle persone disabili in ogni tessuto della società. Basti pensare alla presenza di persone disabili nella “Commissione per le barriere architettoniche” nella “Consulta della Cultura” a capo di “associazioni di volontariato” frutto di anni di sensibilizzazione culturale della UILDM.
Solo ed esclusivamente la UILDM è la promotrice di iniziative verso le persone disabili a 360°: gite turistiche, gite culturali, convegni scientifici, assistenza personalizzata, trasporto a chiamata, valorizzazione delle risorse dei disabili, eliminazione di gran parte delle barriere architettoniche nei locali pubblici, aver portato sul palco a recitare i disabili, aver pubblicato libri scritti da persone disabili.
Inoltre, per quanto riguarda la rampa per l’accesso al palco del teatro, rivendico i meriti della “Commissione per l’eliminazione delle barriere architettoniche” di Chiaravalle Centrale e del compianto consigliere Antonio Macrì, e di nessun altro.
Beh, alla luce di quanto comunicato dal saccente signore, lo stesso non ha il benché minimo di conoscenza di quella che è la realtà chiaravallese e lo invito a documentarsi, prima di esternare giudizi che offendono gravemente lo status sociale e morale delle persone disabili. Nessuno si può permettere di influenzare le scelte libere ed arbitrarie delle persone disabili, così com’è stato perpetrato, ed è quantomeno vergognoso costringere alcuni disabili a non presenziare a teatro per soddisfare un ego personale, se non è stalking tale comportamento poco ci manca. La libertà personale è inviolabile e costituzionalmente garantita.
Stando all’esposto del signore allora sarebbe anche discriminatorio il Decreto Ministeriale per l’accesso gratuito a:
anziani over 65, giovani under 18, guide turistiche, interpreti turistici, agli insegnanti, alle comitive di studenti e a tante altre categorie?
La UILDM non accetta lezioni di moralità sociale di persone rappresentanti di una qualsivoglia associazione che non conoscono la disabilità diretta.
Dott. Giovanni Sestito, Presidente Provinciale UILDM di Chiaravalle Centrale
(Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)