CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – UFFICIO DI PROSSIMITA’, MAGNO APPOGGIA PROPOSTA “SCIENZE GIURIDICHE”
“Permetterebbe la delocalizzazione di alcune funzioni e la possibilità di assolvere ad una funzione di orientamento e consulenza per i cittadini”
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 14 OTTOBRE 2017 – Prende piede la proposta dell’associazione Calabrese “Scienze Giuridiche” presieduta da Francesco Squillace, di cominciare a ragionare in un quadro d’insieme per istituire l’”Ufficio di Prossimità” in ambito della Giustizia.
La proposta è stata subito “assorbita” dal consigliere regionale Mario Magno che ha scritto al presidente del Tribunale di Catanzaro, al sindaco Domenico Donato e al presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro.
Un passaggio ritenuto obbligato, propedeutico per riprendere i servizi interrotti bruscamente nel 2014 prima con la soppressione della sezione Staccata del Tribunale, poi di colpo l’Ufficio del Giudice di Pace. Ma si tratta di acqua passata, per come aveva esordito il presidente di “Scienze Giuridiche” Francesco Squillace. Argomento che da subito è rimbalzato nelle sedi competenti.
Adesso del problema se ne sta incaricando il consigliere regionale di Forza Italia Mario Magno che sulla proposta ci sta lavorando. Addirittura inizia proprio dalla Regione Calabria che ha già finanziato il progetto “Re.Se.Gi.Ter” che sta per la Rete per i servizi di Giustizia sul territori, che dovrà mettere in campo risorse finanziarie necessarie per favorire il raggiungimento dell’importante servizio in ambito dell’amministrazione della giustizia.
Territorio, che detto per inciso è rimasto sguarnito e senza punti di riferimento se si tiene conto che la città capoluogo dista oltre cinquanta chilometri con l’aggravante che l’ufficio centrale è assorbito da un carico di lavoro notevole sia per gli operatori del settore della Giustizia come gli avvocati che per gli stessi utenti.
Mario Magno pone l’accento non solo su una serie di disagi per le popolazioni delle Preserre e del Basso Jonio, ma pone al centro la questione del “preoccupante isolamento” in cui si trova oggi tutto l’entroterra della provincia catanzarese, sprovvista di ogni servizio in materia di giustizia.
«L’eventuale nascita di questo presidio di giustizia – ha detto il conigliere regionale Mario Magno – frutto di un’azione congiunta del comune di Chiaravalle Centrale, dei comuni ricadenti nell’area della soppressa Sezione di Tribunale, del Presidente del Tribunale e dell’Ordine degli avvocati, permetterebbe la delocalizzazione di alcune funzioni e la possibilità di assolvere ad una funzione di orientamento e consulenza per i cittadini».
In estrema sintesi, incassato, l’impegno istituzionale del consigliere regionale Mario Magno, c’è da azione quelle che sono le leve più importanti, con il coinvolgimento degli organismi del Tribunale di Catanzaro e quindi dei sindaci chiamati ad un impegno sostanziale perché rivestono un ruolo importante quali sentinelle di un territorio che in questi ultimi anni sta vivendo delle vere e proprie emergenze.
La sanità, la giustizia, la viabilità sono solamente la punta dell’iceberg di una questione molto più ampia a cominciare dal lavoro che non c’è. Allo spopolamento.