CHIARAVALLE (CZ) – Giudice di Pace, la Giunta ricorre al Tar
Conferito incarico ad uno studio legale catanzarese per chiedere al Tar l’annullamento del decreto di soppressione
di Franco POLITO
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 19 FEBBRAIO 2015 – Per l’amministrazione comunale non è ancora finita. Il sindaco Gregorio Tino e il resto della Giunta stanno tentando, in extremis, di “riportare in vita” gli uffici chiaravallesi del giudice di pace, soppressi con il decreto del Ministero di Grazia e Giustizia del 10 novembre dello scorso anno.
La nuova via è la decisione di conferire incarico allo studio legale Attinà di Catanzaro per proporre ricorso al Tar e chiedere l’annullamento del provvedimento di cancellazione del presidio.
Dopo lo smantellamento delle sedi cittadine del tribunale e dell’ufficio periferico dell’Agenzia delle Entrate, un ultimo, disperato tentativo, da parte del civico governo di non disperdere del tutto il patrimonio di servizi per anni posti al servizio del comprensorio delle Preserre Catanzaresi e di parte del Basso Ionio. Un’utenza enorme, di colpo piombata nel baratro dei disagi e delle difficoltà.
Per rimettere in funzione l’ufficio, recentemente si erano mossi anche i privati. L’idea aveva preso forma nell’iniziativa dell’associazione di “Scienze giuridiche”, presieduta da Francesco Squillace, che aveva deciso di appellarsi al Tar del Lazio chiedendo la sospensiva del decreto di cancellazione.