18 Giugno 2015
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Polo scolastico, Sestito: «Si faccia luce sulla vicenda»
Chiaravalle, scorcio
L’ex consigliere provinciale e comunale chiede un intervento risolutivo al presidente della Provincia di Catanzaro
di Fra. LU.
CHIARAVALLE CENTTRALE (CZ) – 18 GIUGNO 2015 – Polo scalastico, l’ex consigliere provinciale e comunale Santo Sestito (Ncd) vuole vederci chiaro. Per farlo chiede al presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno di fare luce sull’iter del progetto.
Sestito vuole che l’area delle Preserre Catanzaresi abbia il Polo scolastico secondo il progetto e il finanziamento originario. «Sembrava – afferma Sestito – che la pratica del Polo scolastico fosse una questione chiusa . Invece che far arrivare i 3 milioni 335 mila euro necessari sembra siano stati stornati fondi dalla Provincia di Catanzaro e destinati ad altri interventi sul territorio senza che Chiaravalle Centrale sia a conoscenza di quello che dovrà essere il Polo scolastico. Dal 2010, da quando la Provincia concesse un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, è piombato il vuoto».
Tradotto, Sestito ritiene che la sede provvisoria della scuola Agraria deve rimanere tale. La struttura ospitante, infatti, è stata costruita con i fondi della legge “Iervolino – Vassalli” per divenire centro di recupero sociale e struttura terapeutica. Giusto, quindi, secondo Sestito, non sottrarla più alla sua funzione primigenia in favore di un’utenza sul territorio sempre più numerosa. Il progetto originario prevedeva un nuovo edificio sia per gli studenti dell’Agrararia che del liceo scientifico. Liceo, invece, che continua a essere ospitato nell’immobile di piazza Calvario di proprietà dell’amministrazione comunale senza spese per la Provincia».
Da qui e dopo qualche giorno dall’inaugurazione della nuova sede scolastica, la richiesta di Sestito al presidente della Provincia «perché il Polo scolastico non deve scomparire». Sestito insiste sul fatto che «le scuole superiori cittadine hanno bisogno di essere sostenute dalla politica. Serve un appoggio alla didattica, all’aspetto infrastrutturale e alla questione trasporti visto che a Chiaravalle ogni giorno arrivano tantissimi studenti da tutto il comprensorio».
Dopo la soppressione di alcuni servizi (tribunale, giudice di pace, agenzia delle entrate «non bisogna assolutamente e ulteriormente svuotare il territorio delle sue poche e belle prerogative in termini di servizi».