14 Aprile 2015
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CHIARAVALLE (CZ) – Rifiuti, le riunioni informative fanno flop
Chiaravalle, Palazzo Staglianò
Nel secondo appuntamento soltanto quattro i commercianti presenti. Toccherà adesso agli operatori ecologici informare gli utenti direttamente presso le abitazioni
Fonte: di Dario MACRI’ (Il Quotidiano del Sud)
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 14 APRILE 2015 – Le prime riunioni informative sulle modalità dell’espletamento del sistema di raccolta differenziata porta a porta si sono rivelate un flop.
La buona volontà da parte della ditta cooperativa “Stella del Sud” che gestisce il servizio di nettezza urbana non ha ottenuto riscontri da cittadinanza e commercianti, che in massa hanno praticamente disertato i primi due incontri tenutosi a Palazzo Staglianò. In particolare, nella seconda riunione, sono stati solamente 4 i commercianti interessati ad informarsi.
Come annunciato dal presidente della cooperativa, Pasquale Fera (ex sindaco di San Nicola da Crissa), saranno ora gli operatori ecologici a diffondere il materiale informativo e i 5 sacchetti colorati per differenziare il rifiuto. Lo faranno recandosi direttamente presso le abitazioni dei chiaravallesi, cercando di creare un rapporto costruttivo con l’utenza.
I giorni di raccolta saranno due, il lunedì e il venerdì, in mattinata per il centro e di pomeriggio per le zone periferiche (gli orari devono ancora essere definiti con precisione). Il fulcro di questo servizio sarà l’isola ecologica, già bonificata e rimessa a nuovo, che conterrà i vari rifiuti differenziati secchi, gli ingombranti e gli scarti elettronici. L’eco-centro resterà aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 a alle 12. Il progetto richiede un aggravio di spesa per il comune pari a € 111.687,58 rispetto al vecchio sistema.
La maggior parte di questi costi aggiuntivi saranno assorbiti dalla spesa per il personale (€ 63.350,83), mentre una tantum sono i costi per campagna d’informazione e bonifica isola ecologica. Il surplus di spesa potrà essere azzerato se al 31 dicembre 2015 si raggiungerà il 65 per cento di differenziata