COMMOZIONE, SILENZIO E DOLORE: A SAN LUCA L’ULTIMO ABBRACCIO AI QUATTRO GIOVANI MORTI SULLA 106 NEL SOVERATESE
Mons. Oliva: “Erano in strada per un bel gesto di misericordia”
Fonte: m.r. (LANUOVACALABRIA.IT)
– SAN LUCA (RC) – 12 GENNAIO 2024 – Una folla silenziosa sotto la pioggia ha accompagnato le quattro bare di Domenico e Antonella Romeo, di 27 e 18 anni, Teresa Giorgi, di 34, ed Elisa Pelle, di 24.
Le giovanissime vittime di un terribile incidente stradale avvenuto il giorno dell’Epifania nel Catanzarese, a Montauro, sulla statale 106.
Una tragedia che ha riaperto il dibattito sulla pericolosità di una strada che proprio per l’alto numero di vittime che miete ogni anno, è tristemente chiamata “strada della morte”.
Sull’incidente, che ha visto anche coinvolto un 52enne, conducente dell’altra auto e rimasto ferito, indaga la Procura di Catanzaro.
Oggi per San Luca è il giorno del dolore, un giorno che segue a una settimana estremamente difficile per tutti i cittadini del paesino aspromontano e non solo.
La perdita di quattro giovanissime vite ha colpito la Locride e l’intera Calabria.
Per la giornata di oggi il sindaco Bruno Bartolo ha proclamato il lutto cittadino, disponendo la chiusura di tutte le scuole, bandiere a mezz’asta nelle sedi del comune e negli uffici pubblici.
Sospese le attività ludiche e ricreative.
A celebrare i funerali il vescovo di Locri monsignor Francesco Oliva insieme al giovane parroco don Gianluca Longo e all’ex parroco don Pino Strangio
Nell’omelia, il vescovo ha voluto comunque lanciare un messaggio di speranza: “Erano in strada per un bel gesto di misericordia.
Gesti di grande valore, come dare da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete, fare una vista a un malato, fare una visita a un carcerato.
Su quella strada spesso si infrangono sogni e speranze, come quelle di questi 4 ragazzi.
Quando le strade non sono agevoli, si muore e le comunità soffrono questa situazione.
Mettiamo nelle mani di Dio questo figli rimasti senza mamme.
Di fronte alla morte abbiamo bisogno di ritrovare speranza, per i nostri cari e per la nostra terra”.