9 Giugno 2020
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COMUNALI A SERRA: POCHE CERTEZZE, TANTI PUNTI INTERROGATIVI
Tanto fermento ma finora un solo aspirante sindaco. E un ritorno a sorpresa
Fonte: ILVIZZARRO.IT
SERRA SAN BRUNO (VV) – 9 GIUGNO 2020 – Quello in corso è, senza dubbio alcuno, il pre-campagna elettorale più “ingarbugliato” che le elezioni amministrative di Serra San Bruno abbiano vissuto negli ultimi decenni.
Poche certezze, tanti punti interrogativi. Uno scenario che appare ad oggi estremamente variabile, ricco di incognite che nelle prossime settimane potrebbero portare a sviluppi impossibili al momento da prevedere.
Da un minimo di due a un massimo di quattro liste potrebbero prendere parte alla tornata elettorale, con però al momento un unico candidato (se non ufficiale quanto meno ufficioso) alla carica di sindaco: Alfredo Barillari, alla guida del movimento Liberamente, è infatti ad oggi l’unico aspirante primo cittadino già noto. Una candidatura che dovrebbe essere scontata, definita da tempo, attorno alla quale il gruppo è rimasto pressocché compatto.
Per tutti gli altri, compresa la squadra che fa riferimento all’amministrazione uscente, ancora nulla in tal senso sembrerebbe essere deciso e definito.
O, quantomeno, ancora nulla è stato reso di pubblico dominio. Si tratta della squadra figlia della fusione tra il gruppo di centrosinistra dei “censoriani” di La Serra Rinasce (che strada facendo ha perso il supporto dell’ex consigliere provinciale Pino Raffele e dei suoi consiglieri comunali di riferimento, Walter Lagrotteria e Brunella Albano, ma non dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono) e i reduci del gruppo di centrodestra dei “salerniani” di In Alto Volare (in particolare Jlenia Tucci e Francesco De Caria).
Se non i connotati bisognerà quantomeno cambiare sigla e nomenclatura per forgiare – dopo l’esperienza amministrativa appena chiusa – una nuova effige con cui le due anime, una volta distinte e opposte, possano presentarsi a settembre unite alle elezioni. Quel che pare certo, è che il nuovo totale manterrà comunque intatto il peso specifico riservato all’ex parlamentare Bruno Censore. Sarà lui, e solo lui, a decretare il candidato a sindaco della lista, con dei rumors (da noi già rivelati tre mesi fa, qui l’articolo) che danno ancora in pole position l’ex presidente del consiglio comunale, componente del direttivo del locale circolo del Pd e fedelissima di Censore, Maria Rosaria Franzè. Resta lei, ad oggi, la favorita per il ruolo di candidato alla carica di primo cittadino.
Una lista che per gran parte risulterà confermata, che annovera al suo interno tutti o quasi tutti i consiglieri comunali di maggioranza uscenti, ai quali si unirà sicuramente l’ex assessore esterno Francesco De Caria (candidato ma non eletto nel 2016 in In Alto Volare).
Sono poche dunque ancora le caselle disponibili in lista, ma una o più di una verrà di certo riservata a Raffaele Lo Iacono che dopo l’infruttuosa esperienza a sostegno di Valeria Giancotti (passata poi tra gli scranni della minoranza) pare voglia puntare adesso su nomi e forze caratterizzate da un vincolo di fiducia e vicinanza più stabile.
Tornando a Liberamente, anche in tal caso le conferme la fanno da padrone, con diversi componenti della lista del 2016 che riproveranno ad approdare in consiglio, ai quali si aggiungeranno però degli innesti.
I nomi che circolano a tal riguardo non sembrano riferiti però tutti a degli “esordienti”, perché in orbita Liberamente sembrano entrati anche Raffele Masciari e Lucia Rachiele, entrambi ex amministratori comunali di centrosinistra, con diverse esperienze da campagna elettorale alle spalle.
Ecco, se gli scenari fino ad ora descritti appaiono leggermente “disordinati”, ancora più difficile pare la possibile codifica delle dinamiche che potranno porre in essere tutte le altre forze, intente a ritagliarsi un ruolo di rilievo nella campagna elettorale ormai alle porte. In primis ci sono i componenti dell’“altra metà” di In Alto Volare (che ha tra i rappresentati più attivi il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Ciconte) che non hanno visto di buon grado la fusione con la maggioranza “censoriana” e che, fedeli alla linea partitica originaria di matrice centrodestra, lavorano da tempo per la definizione di una lista equidistante dal gruppo degli uscenti e da quello di Liberamente. Ciconte e i suoi potrebbero allora provare la corsa verso le urne sottobraccio ai “dissidenti” ex Pd, Walter Lagrotteria, Brunella Albano e Valeria Giancotti (che però – a proposito di trame ingarbugliate – in opzione potrebbero anche trovare la quadra giusta con Liberamente).
Si tratta chiaramente di suggestioni e nulla a riguardo pare ancora deciso. Così come allo stesso tempo non è da ritenersi affatto scontato che i cammini degli stessi tre “dissidenti” possano, per forza di cose, continuare all’unisono e che qualcuno non possa staccarsi dal trio per aderire a un progetto diverso.
C’è infine un altro gruppo che nelle ultime settimane starebbe lavorando sodo per tentare la corsa in solitaria, con una lista autonoma. Alla guida del neo sodalizio ci sarebbe il consigliere comunale d’opposizione uscente Cosimo Polito che, archiviata ormai l’esperienza in Liberamente, sarebbe ora impegnato a dare vita ad una nuova anima, un gruppo che possa magari sostenere la sua candidatura a sindaco.
A suo sostegno pare certa la presenza, forse indiretta, dell’ex assessore della giunta Rosi, Bruno Zaffino, che non mirerebbe quindi alla candidatura in prima persona ma al sostegno ad uno o più candidati di suo riferimento. Come si ricorderà l’esperienza amministrativa di Zaffino fu molto breve: eletto nel 2011 con un vero e proprio boom di consensi nella lista PdL alla carica di consigliere comunale di maggioranza, entrò fin da subito nel primo esecutivo Rosi, ma fu defenestrato dopo qualche mese per la necessità, spiegò il sindaco all’epoca in carica, «di rilanciare l’attività amministrativa».
Motivazione, questa, che lo stesso Zaffino reputò «non veritiera», tanto che nel corso della successiva seduta di consiglio comunale l’ormai ex assessore invitò Rosi a «sviscerare tutta la verità» sulla sua estromissione dalla giunta.
Qualche settimana dopo Zaffino risultò coinvolto nell’operazione “Saggezza” portata a termine dalla Dda di Reggio Calabria.
Arrestato nel novembre del 2012, fu però scarcerato nel successivo febbraio 2013, dopo quindi tre mesi. Nel settembre 2015 gli sviluppi del processo portarono in definitiva all’assoluzione piena di Zaffino «perché – decretò il Tribunale di Locri – il fatto non sussiste». L’ex assessore comunale di Serra San Bruno uscì così completamente pulito dalla vicenda tanto da essere prontamente reintegrato in consiglio comunale, anche se la frattura con l’allora gruppo di maggioranza risultò insanabile.
A distanza di tempo Zaffino sembra dunque pronto a riprendersi la sua rivincita anche sul piano politico. E, assieme a Polito, sembra quindi intenzionato a muovere le fila di un nuovo gruppo pronto a prendere parte alle elezioni.
Saranno le prossime settimane a dirci se effettivamente i due avranno la forza di dare vita ad una lista autonoma o se si tratta di annunci utili a guadagnare maggiore forza di negoziazione per ottenere spazio in altre compagini in via di definizione.