COMUNI SPOPOLATI, L’UDG BADOLATO: «URGE UN PIANO MATTEI»
Lanciano: “C’è assoluto bisogno di un riequilibrio territoriale, umanistico ed etico urgente quanto efficace per salvare la culla della nostra civiltà, le nostre radici e l’irrinunciabile identità”
di REDAZIONE
– BADOLATO (CZ) – 31 GENNAIO 2024 – In Italia su ottomila Comuni, ben cinquemila e più sono o hanno borghi quasi completamente spopolati o addirittura fantasmi.
Adesso rappresentano il 63% dell’intero territorio nazionale, ma sono purtroppo destinati ad aumentare.
Così come in Europa, poiché siamo più o meno ai medesimi livelli di aumento percentuale con altri 15mila borghi, comunità e persino cittadine e città d’arte candidate a diventare “fantasma”nel giro di pochi decenni.
Fino a questo momento tale notevole, generalizzato e dannoso fenomeno è stato affrontato con pochi ed inefficaci palliativi e nessuno pare che intenda combattere veramente e strutturalmente tutta questa enorme desertificazione anche rurale.
Infatti, montagne e campagne lasciate nell’abbandono favoriscono i disastri orografici ed alluvionali.
Con le spese affrontate per risarcimento danni si sarebbe potuto e si potrebbe ancora fare una più efficace manutenzione, dando lavoro e facendo rimanere più abitanti a presidio del territorio.
L’Università delle Generazioni di Badolato, di cui è presidente il giornalista Domenico Lanciano, accoglie con vero piacere il fatto che l’Italia e l’Europa (con la collaborazione di altri Paesi vicini interessati) si interessino dell’Africa con il cosiddetto “Piano Mattei”.
Tuttavia, abbiano un’Italia e una Europa rurale e periferica, montana e isolana che si sta degradando sempre più e persino sgretolando irrimediabilmente.
Non meritano forse questa Italia e questa Europa un vero e proprio similare “Piano Mattei” per salvare tutto un enorme territorio altrimenti condannato a una desertificazione totale e nociva per tutti?…
I piccoli Comuni muoiono mentre le città e le megalopoli scoppiano e diventano sempre più ingovernabili e alienanti giungle.
C’è assoluto bisogno di un riequilibrio territoriale, umanistico ed etico urgente quanto efficace, un “Piano Mattei” per salvare la culla della nostra civiltà, le nostre radici e l’irrinunciabile identità.