CONFRONTO ASPRO A SQUILLACE, ZOFREA: «NON SE NE PUÒ PIÙ. VOLTIAMO PAGINA, MERITIAMO DI PIÙ!»
Enzo Zofrea
Riceviamo e pubblichiamo:
SQUILLACE (CZ) – 15 NOVEMBRE 2022 – «Ad un anno e mezzo dalla fine del suo secondo mandato, il sindaco Muccari continua a connotare la sua azione con protervia incapacità.
Nessuna visione strategica per la Città.
Problemi atavici irrisolti.
Scuole che cadono, letteralmente, a pezzi.
Condotta idrica, al pari della sua azione amministrativa, che fa quotidianamente acqua.
Il lungomare abbandonato e degradato.
Gli uffici comunali privi di personale, senza una guida autorevole, allo sbando totale.
Una assoluta sciatteria nella guida dell’azione amministrativa al punto che non si è capaci nemmeno di verificare la regolare convocazione di un consiglio comunale.
Bandi e finanziamenti, puntualmente, ignorati con un ritardo che non si riuscirà a recuperare nei confronti dei paesi limitrofi che offrono, grazie ai progetti varati, migliori servizi e una migliore qualità della vita ai loro cittadini.
Il borgo storico, che dovrebbe essere il nostro bigliettino da visita, abbandonato a se stesso.
Un dissesto infinito, che ha penalizzato cittadini e imprenditori, diventato alibi per mascherare una assoluta incapacità amministrativa, sintetizzata dal motto “on c’è su sordi”.
E fin qui i problemi dei vivi.
Ma nemmeno il Riposo Eterno è consentito ai cittadini squillacesi visto che le salme, nel nostro cimitero, sono parcheggiate, per lungo tempo, in attesa di una degna sepoltura.
Questo è lo stato dell’arte della gestione della cosa pubblica oggi a Squillace.
E nessuno può negarlo.
Non a caso il Sindaco pro tempore, nella prospettiva di una sua ricandidatura, spera nel rinvio del suo pensionamento da medico, non potendo addurre i suoi successi amministrativi nella sua futura campagna elettorale.
E davanti ai sopra riportati disastri, gli amministratori di maggioranza trovano il tempo di accusare i rappresentanti dell’opposizione di essere attaccati alla poltrona.
Hanno davvero la faccia come i … “scaluni do viscuvatu” (i gradini della cattedrale, ndr) … per non citare confronti con particolari anatomici.
Soggetti, il cui capo in testa siede in consiglio comunale da quando io facevo la terza media, non trovano altre argomentazioni per screditare i propri avversari, che tale risibile accusa.
Del resto, diversamente, non potrebbe essere visto i danni dei quali si rendono, giornalmente, protagonisti.
Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare con la passione di sempre, con la mia capacità di ascolto e la disponibilità a dare risposte alla mia gente per far rinascere negli squillacesi l’orgoglio di appartenere ad una grande e nobile Città».