CONSUMI, L’ASSOCIAZIONE CULTURALE CALABRIA JONIO-TIRRENO LANCIA L’ALLARME
“Nuova stangata in arrivo dal prossimo 9 settembre. Ulteriori aumenti su tanti prodotti al dettaglio fino al +6 per cento. La causa? I costi energetici …
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 2 SETTEMBRE 2022 – “Attenzione, la nuova stangata arriva il 9 settembre”. Lo denuncia, in una nota, l’associazione culturale “Calabria Jonio-Tirreno”. “Tanti supermercati calabresi – spiega il comunicato stampa – stanno ricevendo, in queste ore, comunicazioni di questo tipo dai loro fornitori: buongiorno, la presente per comunicare che dal 9 settembre entreranno purtroppo in vigore i nuovi listini”.
“Tradotto in numeri – sottolinea la nota – da quella data vedremo nuovi aumenti su tanti prodotti al dettaglio in Calabria fino al +6 per cento”.
“Una nuova stangata per i commercianti e, soprattutto, per i consumatori – secondo il sodalizio culturale. – Certo, la singola catena o il piccolo negozio di quartiere potranno anche tentare di ammortizzare leggermente l’effetto rincaro sul prezzo finale a scaffale.
Ma il risultato non cambierà di molto, visto il concomitante lievitare delle bollette energetiche. E così, un po’ tutti cercheranno di correre ai ripari. Con la conseguenza che a pagare di più sarà sempre l’ultimo anello della catena e cioè il cittadino-consumatore.
Basti pensare che, nelle ultime settimane, in alcune strutture alberghiere delle più note città turistiche italiane, sul conto della prenotazione viene già addebitata quella che è stata chiamata tassa energia: un extra che i clienti pagano per coprire la spesa di luce e aria condizionata (a settimana, circa 50 euro in più sul conto della camera).
E l’alimentare? Coldiretti ha elencato i prodotti con il maggior aumento recente dei prezzi: la margarina con un +24%, seguita da farina (+23%), riso (+22%) e pasta (+22%). Ma l’inflazione non risparmia il latte conservato (+19%) e i gelati (+18%), che precedono la carne di pollo, aumentata del 16% e le uova (+15%). Aumenti si registrano anche per le verdure fresche (+12%) e per la frutta (+8%)”.
“Tutto questo, in attesa della nuova stangata d’autunno che irromperà anche nelle nostre case” conclude l’associazione culturale che sollecita, in chiusura, un’ultima riflessione: “Breve considerazione finale: mentre qualcuno comincia a straparlare di lockdown energetico, la sola domanda da farsi è quanto basterebbe per abbattere i costi energetici di imprese e famiglie? Pare non più di 1,5 miliardi.
Che non si trovano.
Velocissima era stata, invece, l’Europa nel trovare esattamente gli stessi euro, necessari per comprare le armi da mandare in Ucraina”.