CONTI AL COMUNE DI SQUILLACE, L’OPPOSIZIONE ATTACCA
Squillace, il municipio
Mesoraca, Zofrea e Mungo: “Revisore boccia l’amministrazione comunale evidenziando molte precarietà”
di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud, 2 marzo 2023
SQUILLACE (CZ) – 11 MARZO 2023 – «Siamo alle solite.
Questa volta è il revisore dei conti a bocciare l’amministrazione comunale evidenziando molte precarietà nell’attività amministrativa».
Lo affermano i consiglieri di opposizione di Squillace Oldani Mesoraca, Enzo Zofrea (Tuttinsieme per Squillace) e Anna Maria Mungo (Squillace in Movimento) dopo la seduta di sabato scorso del consiglio comunale in cui si è preso atto della relazione triennale della revisora dei conti Antonina Maesano che ha completato il suo periodo di attività.
«Una relazione precisa – affermano i tre – che non lascia alcun dubbio. Mentre il sindaco l’ha definita, con tono sarcastico, “relazione canonica comunque confortante”.
Allora le cose sono due: o si è sciocchi nell’interpretare la relazione o si è in malafede».
Come reso noto da Mesoraca, Zofrea e Mungo, nella relazione si parla di conti ancora aperti relativamente ad un contributo regionale e ad finanziamento revocato dalla Regione, per i quali non si evidenzia il minimo accantonamento nel bilancio; si parla della mancanza di un’adeguata rendicontazione del contenzioso e dei debiti fuori bilancio; il revisore denuncia anche la mancanza di trasparenza nella pubblicazione degli atti amministrativi sul sito istituzionale.
«Malgrado tutto ciò – concludono – il sindaco, per rassicurare in modo del tutto illogico e banale la sua maggioranza, allargata al consigliere Facciolo, eletto nelle liste dell’opposizione, ha detto che tutto va bene».
La seduta consiliare, intanto, ha registrato ancora una volta l’assenza dei tre consiglieri di opposizione.
Sono loro stessi a ricordarne i motivi: «l’assordante silenzio che ha caratterizzato e caratterizza questo sindaco e la sua giunta sulla nota vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista assieme ad altri ci ha imposto di non essere presente nemmeno all’ultima seduta consiliare.
Sono agli atti le nostre reiterate richieste di un dibattito in consiglio sui fatti successi di cui certamente non può essere trascurata la valenza etico-morale che purtroppo resterà come macchia indelebile nella vita amministrativa del Comune».