21 Maggio 2018
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CONTINUA SENZA RESA IL TOUR “CARO FABRIZIO …”
Caterina Migliazza ed Ezio Catalano, genitori del giovane scomparso nel 2005 tra Gubbio e Assisi, sono stati nelle scuole di Lamezia, Girifalco e Cortale
di Franco POLITO
PRESERRE (CZ) – 21 MAGGIO 2018 – Raccontare per ricordare. Parlare per tenere vivo il ricordo. Scrivere per dimostrare vicinanza.
Fabrizio Catalano, il giovane piemontese scomparso a luglio nel 2005 sul sentiero della Pace tra Gubbio e Assisi, sta idealmente facendo il giro nelle scuole calabresi. Mamma Caterina Migliazza, originaria di Girifalco, nel Catanzarese, e papà Ezio, siciliano doc, non hanno mai smesso di arrendersi.
Nel loro intimo c’è la certezza che Fabrizio è vivo. Non sanno dov’è ma sono sicuri che da qualche parte c’è. Da tredici anni è un fioccare di iniziative. Dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” al libro di Caterina “Cercando Fabrizio …. Storia di un’attesa senza resa”. Dall’associazione “Cercando Fabrizio” al concorso letterario “Caro Fabrizio ti racconto”.
Tutto e di più per “reagire” alle tante, molte, porte chiuse. Agli agghiaccianti silenzi e alla “frettolosa” chiusura dell’inchiesta conclusasi con un freddo responso: “scomparso”.
Già, tutto e di più dove per tutto e di più si intende Caterina ed Ezio in mezzo ai giovani studenti. Giovani come Fabrizio che quando scomparve aveva solo 19 anni Caterina ed Ezio li stanno incontrando durante il tour per parlare di Fabrizio attraverso i racconti delle edizioni precedenti del premio letterario a lui dedicato.
Un tour che ha continuato senza resa! Così come la grande accoglienza e l’ affetto calabrese che li ha inondati in questi giorni. «Il tour Caro Fabrizio, ti racconto – spiegano Caterina ed Ezio – è stato un insieme di letture, immagini e poesie. Ai licei Campanella, Galilei, Fiorentino di Lamezia Terme, al liceo Majorana di Girifalco, e al comprensivo di Girifalco – Cortale è stato un insieme di sguardi attenti, partecipazione ed emozione».
Non sono mancate le domande. Timide ma diritte al cuore di mamma Caterina, hanno rievocato Fabrizio facendolo sentire più vicino che mai.
Perché fino a quando se ne parlerà e scriverà, non sarà uno “scomparso”. Non potrà esserlo: parlare o scrivere di lui aiuta a lenire il dolore. A spazzare via il velo di tristezza. A mantenere viva la speranza. A non arrendersi.
Caterina ed Ezio lo sanno. Negli sguardi e negli occhi dei tanti giovani che si sono trovati davanti hanno rivisto il loro Fabrizio. Ed è per questo che andranno fino in fondo nella loro “ricerca senza resa”.