CONTINUITÀ ECCLESIASTICA, DON SALVATORE GALLELLI NOMINATO PARROCO DI VALLEFIORITA
Era arrivato con l’incarico di amministratore parrocchiale nell’estate del 2020
di Franco POLITO
VALLEFIORITA (CZ) – 21 DICEMBRE 2022 – «Essendo a conoscenza delle doti, delle competenze e dello zelo per la salus animarum (salvezza delle anime, ndr) che ti contraddistinguono e che hanno caratterizzato il tuo ministero fino al presente … »
Poggia anche su questi attestati di stima bolla con cui l’arcivescovo di Catanzaro – Squillace, monsignor Claudio Maniago, ha nominato don Salvatore Gallelli parroco di Vallefiorita.
Un “passaggio di stato” che fa leva sui meriti, dunque, per il giovane sacerdote originario di Zagarise, in piena Presila, arrivato alla parrocchia vallefioritese di “San Sergio E Soci” il 26 agosto 2020 con l’incarico di amministratore parrocchiale.
Un ingresso in piena pandemia, che fino a poco tempo addietro ha imposto limiti e restrizioni anche a riti e funzioni religiose.
Poco più di due anni dall’arrivo (all’epoca l’arcivescovo era monsignor Vincenzo Bertolone) e la nomina, poggiata anche sulla certezza del nuovo presule «che assolverai questo incarico – si legge ancora nella Bolla – con responsabilità, competenza e dedizione, in spirito di umiltà e di comunione ecclesiale a servizio della nostra Arcidiocesi, avendo cura di osservare le norme vigenti del Codice di Diritto Canonico e della legislazione diocesana che riguardano la tua missione».
Nella sostanza e nei fatti dell’esercizio ministeriale non cambia niente.
La differenza tra amministratore parrocchiale e parroco sta nella “stabilità” dell’incarico.
Per capirci: non più temporaneo ma prolungato nel tempo.
Tradotto: don Salvatore rimarrà a Vallefiorita per altri nove anni.
Poi si vedrà.
Di sicuro a Vallefiorita la continuità ecclesiastica è assicurata.