15 Gennaio 2019
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CROLLO SU EX SS 110, “SIAMO SPADOLA” PRETENDE CHIAREZZA
“Inaccettabile il muro di silenzio alzato dall’amministrazione”
Fonte: ILVIZZARRO.IT
SPADOLA (VV) – 14 GENNAIO 2019 – L’opposizione consiliare rappresentata dal gruppo di minoranza “SiAmo Spadola” torna ad incalzare il primo cittadino Cosimo Piromalli e questa volta lo fa toccando il tasto dolente della viabilità interna, mortificata – al pari di molte altre strade del Vibonese – dall’ingente ondata di maltempo registratasi nell’autunno scorso.
Nello specifico, a Spadola nella notte del 5 ottobre la pioggia aveva causato il cedimento del ponte situato alle porte del paese lungo l’ex strada statale 110.
A riguardo il gruppo “SiAmo Spadola” ha evidenziato in un lungo comunicato stampa come «a distanza di oltre tre mesi dal verificarsi degli eventi atmosferici eccezionali che hanno interessato il territorio comunale di Spadola è inaccettabile il muro di silenzio alzato dall’amministrazione sul crollo dell’ex statale 110 all’altezza del cimitero.
Un silenzio – continua il gruppo di minoranza – già tangibile sin dalle prime ore successive all’evento alluvionale, tale da creare tra la popolazione di Spadola, e non solo, una serie di interrogativi sulle reali cause o concause che hanno procurato tale situazione.
Com’è noto ci sono stati dei luoghi in Calabria nei quali esondazioni di fiumi e canali hanno arrecato danni ingenti alle popolazioni ed alle infrastrutture, purtroppo anche con la perdita di vite umane alle quali, ancora oggi va il nostro pensiero. Da quelle terribili piogge Spadola è stata graziata. Siamo stati più fortunati di molti altri centri del Vibonese e della Calabria intera.
Noi – continua adesso con sarcasmo il comunicato di “SiAmo Spadola” – abbiamo la pioggia che è sembrata essere telecomandata. Una pioggia capace di differenziare i materiali dai detriti, separando con eccezionale precisione il cemento dal ferro, l’asfalto dalla terra, i tubi in ferro da quelli in cemento, la ghiaia dalla sabbia. E’ stata capace di sezionare e rimuovere il cemento armato e risparmiare il marciapiedi.
La particolarità del crollo sull’ex 110 e la precisione quasi millimetrica dei danni arrecati alla sede viaria hanno di conseguenza creato degli interrogativi e forti perplessità tra la popolazione, la quale ancora oggi non ha trovato risposte da parte dell’amministrazione comunale.
Non vi è stata nessuna notizia ufficiale da parte del sindaco o dall’assessore al ramo. Silenzio totale a riguardo, nonostante da un anno e mezzo a questa parte il sindaco di Spadola ci avesse abituato a roboanti uscite sulla stampa per qualsivoglia occasione.
Però in tale circostanza silenzio tombale, nessun comunicato ufficiale per spiegare alla gente cosa sia realmente accaduto su tale tratto di strada. Nessuna notizia circa eventuali responsabilità di privati cittadini, nè tanto meno su chi e come si è intervenuti in quella notte nella zona del cimitero e chi ha coordinato gli interventi. Silenzio e solo silenzio».
La minoranza dunque nutre molti sospetti rispetto a quelle che sarebbero state le reali cause e la dinamica del crollo. «I sindaci di tutto il nostro comprensorio – aggiunge la nota stampa – hanno fatto la voce grossa nei confronti di Regione e Provincia per i danni subiti dalla viabilità nei loro Comuni. Il nostro no.
Lui si è solo limitato a fare una semplice segnalazione alla provincia di Vibo Valentia, segnalazione della quale siano curiosi di conoscere il contenuto circa le cause che hanno determinato il crollo della strada».
In considerazione di ciò, come se non bastasse, «è da tre mesi – riferisce ancora l’opposizione consiliare – che il traffico veicolare viene deviato su una strada vietata ai mezzi pesanti per come viene indicato dalla segnaletica sul posto.
Ora basta, chiediamo ufficialmente chiarezza sulle reali cause o concause che hanno determinato questa situazione. Chi ha ordinato gli interventi di somma urgenza? Con quale criterio si è agito? A quale ente verranno addebitate le spese visto che la strada è provinciale?
Chi ha quantificato i danni e gli stessi potevano essere ridimensionati con interventi diversi da quelli operati? Siamo certi che sia alla Provincia di Vibo Valentia che all’Anas (alla quale dovrebbe passare la competenza dell’ex 110) siano stati rappresentati i reali motivi per i quali si è arrivati a tale “sfracello”?».
Sono quindi tanti gli interrogativi ancora aperti sulla vicenda a parere del gruppo “SiAmo Spadola” che conclude: «Si chiede inoltre di sapere se la strada su cui viene deviato attualmente il traffico è idonea per tutti i veicoli, compresi quelli pesanti.
Se la risposta è sì, sollecitiamo allora l’ufficio di Polizia Municipale ad attivarsi per eliminare tale segnaletica di divieto e per posizionare transenne adeguate dove attualmente la circolazione è vietata evitando quei precari cartelli facilmente amovibili».