DA MONTEPAONE A RENDE, IL SAPERE CHE NUTRE: IL PROGETTO NATURIUM CONTRO LE BUFALE ALIMENTARI

Tra scienza, prevenzione e benessere: il cibo raccontato con rigore e responsabilità
di REDAZIONE
– RENDE (CS) – 7 APRILE 2025 – Si è svolto presso il Centro Commerciale Marconi di Rende l’incontro “Cibo e salute tra scienza e comunicazione: alimentazione e informazione consapevole”, promosso dal progetto culturale Naturium. Un evento gratuito e aperto al pubblico che ha acceso i riflettori su uno dei temi più delicati e attuali: il rapporto tra salute, alimentazione e comunicazione digitale, con un focus particolare sul ruolo della corretta informazione.
A moderare l’incontro è stato il giornalista Gianluca Pasqua. Dopo i saluti iniziali, ha preso la parola l’avvocato Roberta Ussia, esperta di diritto alimentare, che ha sottolineato come “Naturium sia da sempre impegnato nella sensibilizzazione, soprattutto tra i più giovani, affinché fin da piccoli si sviluppi una cultura del cibo sana e informata. L’alimentazione è prevenzione, anche nei confronti di disturbi sempre più diffusi, e il cibo biologico – meno contaminato e privo di sostanze nocive – può rivelarsi un alleato fondamentale”.
È seguito l’intervento del prof. Giancarlo Statti, ordinario di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione presso l’Università della Calabria, che ha riportato l’attenzione sulla fitoterapia, spiegando come “le piante medicinali, usate sin dai tempi antichi, stiano vivendo una nuova stagione di interesse scientifico. Alcuni principi attivi vegetali sono alla base di farmaci fondamentali, anche antitumorali. Tuttavia, bisogna evitare l’equivoco che naturale sia sempre sinonimo di sicuro: la fitoterapia deve essere guidata dalla scienza e non dall’improvvisazione”.
Il dott. Daniele Basta, nutrizionista e ricercatore PhD, ha invece messo in guardia dal pericolo della disinformazione alimentare sui social media, portando esempi concreti: “È preoccupante la diffusione di diete sbilanciate come quelle senza carboidrati o basate solo su carne e latte crudo. È indispensabile sviluppare sin dall’infanzia uno spirito critico per distinguere ciò che è fondato da ciò che è manipolatorio. L’educazione alimentare va affiancata all’educazione digitale”.
Sul tema della dipendenza digitale, il dott. Roberto Calabria, dirigente medico dell’U.O.C. Servizi Dipendenze di Cosenza, ha descritto un quadro allarmante: “Centinaia di adolescenti passano oltre sei ore al giorno sullo smartphone. Il rilascio continuo di dopamina mentre si scrollano i social può creare una vera e propria dipendenza. E dove c’è dipendenza, spesso c’è esposizione alla disinformazione. Per uscirne servono consapevolezza, limiti, ma anche aiuto esterno e attività alternative, come sport e lettura”.
Ha chiuso gli interventi la psicologa e psicoterapeuta Deborah Vizza, esperta in DN-A, che ha ribadito l’importanza di un approccio multidisciplinare alla nutrizione, sottolineando come “la fame non sia solo un bisogno fisiologico, ma spesso una risposta emotiva. Soprattutto in casi come la chirurgia bariatrica, il supporto psicologico è cruciale, prima e dopo l’intervento. Disturbi come l’emotional eating vanno affrontati con strumenti adeguati, in equipe”.
L’incontro si è concluso con un partecipato dibattito con il pubblico. Ancora una volta, Naturium si è confermato un punto di riferimento nel coniugare scienza, cultura e cittadinanza attiva, promuovendo un modello di comunicazione consapevole, rigoroso e inclusivo.
“Siamo profondamente soddisfatti per la grande partecipazione e l’interesse dimostrato dal pubblico – il commento di Giovanni Sgrò, fondatore di Naturium – segno che c’è un bisogno reale di confronto serio e informato su temi cruciali come l’alimentazione, la salute e la comunicazione. Questo incontro ha confermato la missione del progetto Naturium: costruire ponti tra sapere scientifico e cittadinanza attiva, promuovendo consapevolezza e responsabilità in ogni scelta quotidiana”.