DA STALETTÌ ALLA SIRIA, UN PONTE D’AMORE PER PORTARE AIUTI AI BAMBINI
Protagonista Debora Rizzo: “Grazie a tutte le donazioni e alla raccolta dell’associazione Buona Vita di Stalettì”
di Salvatore CONDITO
– STALETTÌ (CZ) – 16 DICEMBRE 2024 – Un viaggio di speranza carico di emozioni e speranza, quello compiuto dalla giovane Debora Rizzo , per una missione umanitaria sul confine turco-siriano a inizio dicembre.
Pacchi doni per quasi trenta kg di aiuti nelle valigie: tutine calde per neonati, felpe e giubbini per bambini, cappelli, guanti, sciarpe e anche qualche gioco, bolle di sapone, tanti colori e quaderni e braccialetti per farli sorridere.
Dalla Calabria verso Roma e poi con altri compagni di viaggio in volo per Istanbul, Gaziantep e l’ultima lunga tappa verso sud su un furgone fino al confine siriano.
“Grazie a tutte le donazioni e alla raccolta dell’associazione Buona Vita di Stalettì – ha sottolineato Debora – abbiamo contribuito all’acquisto lungo la strada di numerosi pacchi alimentari per le famiglie, cioccolata per i bambini e poi coperte, altro cibo e tutto il necessario che abbiamo preparato e consegnato in base alle necessità”.
“In cambio abbiamo ricevuto sorrisi e forti abbracci, i bambini rifugiati hanno fame ma aspettano pazienti in fila di ricevere qualcosa in dono, mimano cuori con le mani dopo aver finito la cioccolata e poi corrono di nuovo ad abbracciarti, camminano scalzi per strada o con scarpe di 3 o 4 numeri più grandi, raccolgono rucola a bordo strada prima del passaggio degli animali e accendono il fuoco vicino ai cassonetti per riscaldarsi”.
Immagini forti quelle raccolte da Debora, che in queste foto ci fa capire il dramma umano di queste famiglie, colpite dalla guerra che porta fame morte disperazion.
Vivono in tende e baracche con teloni approssimati.
Non hanno più una casa, ma hanno memoria e anche i bambini più traumatizzati e martoriati che hanno smesso di parlare dopo la fuga dalle bombe hanno comunque sempre la gratitudine negli occhi.
In conclusione Debora Rizzo ha affermato: “Senza retorica è una cosa su cui dovremmo riflettere più spesso, la gratitudine, e ricordarci gli occhi almeno di uno di questi bambini ed essere grati e coscienti.
Sono solo nati dove l’infanzia finisce molto presto o non inizia mai e la felicità è dosata e spesso ha la forma di un cuore mimato con le mani sporche di un po’ di cioccolata in regalo”.
Un messaggio di pace e solidarietà da questo piccolo paese della Calabria, portato da questa straordinaria ragazza che nel suo silenzio ha saputo fare un grande gesto un ponte d’amore con queste persone, una piccola goccia in un oceano, ma sicuramente carica di significato umano.