DAL CUORE DELLA SICILIA ALLA CALABRIA (E AL RESTO D’ITALIA), ECCO LA RACCOLTA “DONNE IMPERFETTE. VOCI DI DONNE”

Tra le otto scrittrici coinvolte nell’iniziativa letteraria la catanzarese Daniela Rabia

di REDAZIONE

–  PRESERRE (CZ) –  14 NOVEMBRE 2024 – Sono in tutto otto le autrici di “Donne imperfette.Voci di donne” Algra editore.

La curatrice della raccolta Emi Di Fiore Ramistella ha commissionato a ciascuna delle scrittrici una storia con protagonista la donna nella propria terra.

È un successo annunciato che parte il 21 novembre dalla libreria Modusvivendi a Palermo.

A dialogare con la curatrice e una delle coautrici Rosemarie Tasca D’Almerita sarà Pamela Villoresi. Le altre sei autrici Lidia Geraci, Manuela Maccanti, Federica Milella, Silvia Gelosi, Daniela Rabia e Letizia Sebastiani partiranno a breve con la promozione dell’opera.

Dal cuore della Sicilia al resto d’Italia il volume si propone di far esplorare l’universo femminile nelle sue sfaccettature e di far interagire il pubblico dei lettori con donne dai vari volti e dalle molteplici esperienze che vogliono comunicare la loro naturale imperfezione.

Se è vera oltre che suggestiva l’affermazione che “A tutti manca qualcosa.Anche all’infinito manca una fine”alle donne manca a volta l’amore, altre la pace interiore, altre ancora un figlio, un genitore, una realizzazione professionale. Altre ancora apparentemente nulla e quindi tutto.

Un tutto impalpabile ed etereo che fa sottovalutare il senso di assenza, la paura, l’ansia, l’horror vacui.

In copertina una bellissima realizzazione di Valentina Lo Cascio, in quarta di copertina si legge “…in tutti i racconti di Donne imperfette le donne, pur pagando i loro errori in prima persona, hanno sempre la forza di superare gli ostacoli che incontrano sul loro cammino”.

La forza, il coraggio le donne devono trovarla.

Ce lo illustra questo volume.

E lo fanno sempre guardandosi dentro e non appoggiandosi a nessuno perché la vita ha insegnato loro che quando ci si adagia su altri si cade più facilmente perché il punto fermo si sposta e lascia sparire un’illusione.

Le donne s’illudono da sempre perché i loro occhi naturalmente edulcorano la realtà.

Ma nello stesso tempo in cui l’illusione crolla e lascia spazio alla delusione come la fenice loro riemergono dalle loro ceneri e creano nuove illusioni solo per vivere, consapevoli che mascherare la realtà è solo un modo per sopravvivere ad essa quando è troppo cruda.

Il resto è affidamento al sogno,alla magia, al desiderio, a tutto quello che non ha senso empirico ma ha un immenso senso emozionale.