28 Novembre 2020
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DALLA A ALLA Z, VENTUNO MODI PER DIRE “NATURIUM”
Su Facebook la nuova e coinvolgente iniziativa del progetto culturale
di REDAZIONE
MONTEPAONE (CZ) – 28 NOVEMBRE 2020 – Ventuno modi per dire “Naturium”! E’ la nuova, simpatica e coinvolgente iniziativa lanciata dal progetto culturale che fa della sostenibilità alimentare e ambientale la propria mission. Dalla A alla Z, “Naturium” ha declinato un suo speciale elenco di parole:
A come Ambiente, B come Biologico, C come Cultura… e così via. “Ma tu, come declineresti il nostro alfabeto?” è la domanda posta ai tanti estimatori del progetto attraverso i canali social.
Su Facebook si potrà rispondere condividendo una proposta di ventuno parole che verrà sottoposta al vaglio inesorabile dei “like” di gradimento della rete. Chi riceverà più pollici alzati, verrà premiato con speciali buoni sconto da utilizzare nei centri “Naturium”.
“Abbiamo immaginato – spiega Giovanni Sgrò, fondatore del progetto culturale – di rappresentare la nostra filosofia con delle definizioni semplici ma precise.
Se è facile capire la nostra scelta green, alla lettera G, magari può suscitare più elementi di riflessione l’impegno etico che abbiamo impresso sotto la lettera I, o il lavoro solidale della lettera L.
Sono esempi per capire. Ciò che a noi premeva evidenziare, soprattutto, era la forte impronta ideale del nostro progetto.
C’è una ricerca, c’è uno studio, c’è una impostazione di fondo che fa del benessere ambientale-sociale la meta verso cui tendere. Un obiettivo raggiungibile attraverso i paradigmi di una ecosofia che non può restare riservata alla discussione di pochi. Al contrario, va diffusa e divulgata, attraverso opportune iniziative di sensibilizzazione culturale”.
Ed ecco, dunque, le ventuno parole per dire “Naturium” che, a partire dai prossimi giorni, daranno la possibilità anche di partecipare attivamente, divertendosi, alla diffusione dei principi “bio” del progetto culturale nato in Calabria grazie alla tenace determinazione, alla passione e all’impegno dell’imprenditore Giovanni Sgrò.