16 Novembre 2019
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DDT NELL’ANGITOLA, GIORDANO “INTERROGA” OLIVERIO
Consigliere regionale Pd ha presentato interrogazione sulle azioni per determinare la provenienza degli inquinanti e sugli eventuali interventi programmati per la bonifica
Fonte: ILVIZZARRO.IT
PRESERRE (VV) – 16 NOVEMBRE 2019 – Il consigliere regionale del Partito democratico, Giuseppe Giordano, ha depositato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Ambiente in merito allo «stato di inquinamento del lago Angitola», sulle «azioni per determinare la provenienza degli inquinanti e sugli eventuali interventi programmati per la bonifica.
L’ Oasi Wwf del Lago dell’Angitola – scrive Giordano – si trova in un sito d’importanza Comunitaria nei comuni di Monterosso Calabro e Maierato e rappresenta una zona umida di importanza internazionale, tappa fondamentale di un’importante rotta migratoria di uccelli.
L’area si estende per circa 875 ettari e comprende un lago artificiale sul fiume Angitola che offre un rifugio sicuro a molte specie di uccelli.
A seguito di una segnalazione di una significativa moria di pesci, il direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia – afferma Giordano – con una nota inviata al commissario straordinario del Parco regionale delle Serre e ad altri enti competenti, ha evidenziato che “le analisi chimico-fisiche, batteriologiche ed eco-tossicologiche, effettuate su un campione di acqua superficiale sono da riferire al campione istantaneo prelevato in superficie dalla sponda sinistra del lago.
Le analisi dei fitofarmaci rilevano la presenza di dde e ddt; inoltre viene rilevata la presenza di para Dde e Ddt totale (pesticidi), entrambi in concentrazioni superiori se confrontato i rispettivi standard di qualità ambientali, espressi come valori medi annui, riportati nella tabella 1A del decreto legislativo n. 172 del 2015.
La ricerca degli idrocarburi policiclici aromatici ha rilevato la presenza di fenantrene (sostanza inquinante) e i risultati delle analisi sono da ritenersi preoccupanti sia per l’ecosistema del Sito comunitario sia per la salute della comunità territoriale limitrofa al sito».
Giordano chiede di sapere «quali sono le azioni finora intraprese, anche in collaborazione con gli altri Enti competenti alla salvaguardia del Sito, per stabilire la provenienza degli inquinanti rinvenuti e per accertare le cause dell’inquinamento.
E ancora: quale sia lo stato di aggiornamento, da parte del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, del Piano di Tutela delle acque, quest’ultimo condizione imprescindibile per la redazione del Piano di gestione.
E inoltre: quale sia lo stato di aggiornamento del “Piano Regionale di Bonifica dei Siti Inquinati” a seguito dello schema della convenzione stipulata tra il Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria e l’Arpacal (Delibera Arpacal n. 37 del 5/2/2015) che affida all’Agenzia stessa la predisposizione e attuazione di un Piano di Lavoro per lo svolgimento delle attività finalizzate all’aggiornamento dei dati dei siti potenzialmente inquinati presenti nella Regione Calabria, al fine di stabilire l’ordine di priorità degli interventi di bonifica secondo criteri di valutazione del rischio relativo e se il lago Angitola sia già stato inserito nei suddetti interventi prioritari.
E, infine, quali siano, in ogni caso, gli interventi urgenti programmati per una prima bonifica del sito».