21 Giugno 2021
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DIRITTI NEGATI, PROTESTANO I TIROCINANTI A SQUILLACE
I tirocinanti con Muccari
La vicinanza del sindaco Pasquale Muccari e del gruppo di opposizione “TuttInsieme per Squillace”
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 21 G IUGNO 2021 – Non sono soli i tirocinanti, ex percettori di mobilità in deroga, in servizio al Comune di Squillace.
Protestano per vedersi riconosciuti i loro diritti da governo e regione.
Nei fatti c’è che il loro “sciopero bianco” stamattina ha incontrato il supporto di maggioranza e opposizione.
In tutto dieci unità per le quali sindaco Pasquale Muccari ha scritto al prefetto di Catanzaro, al presidente della Regione al presidente dell’Anci e al Ministero del Lavoro per segnalare la gravissima situazione del Comune che da più di una settimana vede in agitazione i tirocinanti.
«Queste unità – sottolinea Muccari nella missiva – svolgono lavoro di supporto, ormai divenuto indispensabile, a tutti gli uffici e ai servizi erogati dall’ente».
Squillace è un comune di circa 4000 abitanti, con un’estensione del territorio che comprende anche la zona a mare e con un organico che nel corso di pochi anni è passato da più di 45 unità agli attuali 5 dipendenti.
Muccari ricorda anche che «Lo stato di ente dissestato non ha consentito l’espletamento dei vari concorsi perché il fondo per la spesa del personale è stato impegnato al ripiano del dissesto.
I tirocinanti con Mesoraca e Zofrea
L’attività prestata dai tirocinanti è divenuta nel corso del tempo l’unica risorsa per l’espletamento di tutte le attività amministrative dovute».
Non solo massima solidarietà ai “lavoratori anomali” costretti allo sciopero quella di Muccari ma anche l’auspicio di «una pronta soluzione del problema sia pure in maniera transitoria per evitare gravi disservizi ai cittadini».
Accanto ai lavoratori anche i consiglieri i opposizione Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea del gruppo Tuttinsieme per Squillace”.
«Si tratta – dicono – di lavoratori che da circa due anni rendono, ciascuno nei servizi e nei ruoli loro assegnati, un lavoro insostituibile di cui il Comune, soprattutto in questo momento, non può privarsi.
Il loro supporto in alcuni settori, privi del personale necessario, perché andato in pensione, è irrinunciabile».
Mesoraca e Zofrea condividono «questa battaglia perché, oltre al rispetto per la loro professionalità maturata, hanno bisogno della garanzia di un contratto a tempo indeterminato in quanto si tratta, per la maggior parte dei casi, di padri e madri di famiglie monoreddito».
Poi concludono con una promessa: «Noi ci siamo e saremo sempre al loro fianco».