10 Settembre 2018
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FERISCE LA MADRE CON CACCIAVITE, MANETTE A 36ENNE
Intervento dei carabinieri giunti sul posto dopo richiesta aiuto donna che non aveva ceduto a insistenti richieste di denaro. Ai militari ha anche confessato di subire da tempo minacce e vessazioni
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 10 SETTEMBRE 2018 – I carabinieri di Squillace e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Catanzaro hanno arrestato un 36enne vallefioritese incensurato.
Tutto ha avuto inizio quando al 112 è giunta una richiesta d’intervento da parte di un cittadino che aveva udito delle urla provenienti da un’abitazione di Vallefiorita. Nel giro di pochi minuti due pattuglie di militari dipendenti dalla Compagnia di Catanzaro sono intervenute sul posto dove sono riuscite immediatamente a prendere contatti con la proprietaria dell’appartamento segnalato, visibilmente terrorizzata.
La donna, con molte difficoltà ed in lacrime, ha spiegato agli operanti quanto appena avvenuto, facendo riferimento ad una violenta lite intercorsa tra la medesima e il proprio figlio, nel frattempo barricatosi nel bagno. Mostrando la caviglia destra insanguinata, ha spiegato di essere stata aggredita con un cacciavite dall’uomo, poiché non aveva ceduto alle insistenti pretese di denaro.
L’uomo avrebbe quindi perso la pazienza aggredendola fisicamente per poi rintanarsi all’interno del bagno all’arrivo dei Carabinieri i quali, trascorsi diversi minuti, sono riusciti a far uscire il giovane che ha ammesso le proprie responsabilità.
La donna, dopo aver dichiarato di subire da tempo trattamenti vessatori e di esser stata costretta a limitare la propria vita a causa delle continue minacce del figlio, è stata visitata dalla Guardia Medica che ha riscontrato una lesione escoriativa alla caviglia destra con prognosi di 5 giorni.
Sequestrato il cacciavite, rinvenuto sul pavimento della cucina e con evidenti tracce ematiche sul punteruolo, B.V. è stato dichiarato in arresto per tentata estorsione e atti persecutori e temporaneamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dei successivi provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.