“FERMARE LA STRAGE SUBITO”, A CUTRO LA MARCIA DOPO IL DRAMMA DEI MIGRANTI
Massiccia partecipazione all’iniziativa nazionale organizzata dalla Rete 26 febbraio
Fonte: CALABRIA7.IT
CUTRO (KR) – 11 MARZO 2023 – Sono all’incirca una trentina gli autobus che hanno raggiunto Steccato di Cutro per partecipare alla manifestazione ‘Fermare la strage subito’, organizzata dalla Rete 26 febbraio dopo il naufragio del barcone di migranti che ha causato fino ad oggi 74 vittime accertate.
I mezzi provengono da varie regioni del sud e del centro Italia.
Alla manifestazione si prevede l’afflusso di migliaia di persone.
Tra i dimostranti molte bandiere della Cgil e striscioni arcobaleno, oltre ad uno con la scritta “Fermare la strage subito”, tema dell’iniziativa, e qualche bandiera della Palestina.
Il corteo si sta svolgendo nel massimo ordine.
C’è la croce realizzata con il fasciame nell’imbarcazione naufragata il 26 febbraio scorso al largo di Cutro (Crotone) in testa al corteo che si sta svolgendo pacificamente in località Steccato della cittadina calabrese contro le politiche del Governo in materia di immigrazione.
Fra i diversi striscioni e le tante bandiere delle associazioni presenti, fra cui Libera e Arci, uno reca la frase “Nessun uomo è clandestino”.
Nel corteo anche alcuni sindaci con la fascia tricolore.
Il corteo organizzato per ricordare la tragedia di Cutro sta attraversando le stradine della frazione Steccato e si sta dirigendo verso la spiaggia dove domenica 26 febbraio è avvenuto il naufragio dei migranti.
Fra le persone presenti alla manifestazione, Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, e l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Tra gli striscioni portati dai manifestanti uno recita: “Cutro, la strage è di Stato, difendete le persone non i confini”.
“Oggi siamo qui per far sentire alle autorità la voce della società civile”: lo ha detto Cecilia Strada, di Emergency.
“Noi abbiamo presentato insieme ad altre associazioni un esposto alla Procura della Repubblica affinché la magistratura faccia luce sui ritardi che hanno provocato la morte di tante persone, ancora non sappiamo quante.
Le stiamo provando tutte – aggiunge Strada – per far sì che la politica rinsavisca e torni a basare le proprie scelte sul rispetto della vita umana e la dignità di tutti gli esseri umani non solo quelli che percepiamo vicini a noi”.
De Magistris: “Umanità stride con la disumanità del potere”
“La manifestazione di oggi dimostra che c’è un’umanità popolare che stride con la disumanità del potere”, ha detto Luigi De Magistris, presente alla manifestazione che si sta svolgendo a Steccato di Cutro.
“Abbiamo assistito – ha affermato De Magistris – al linguaggio inaccettabile del ministro dell’Interno, al cinismo del governo, ad un consiglio dei ministro che non ha prodotto nulla.
Qui che siamo alla periferia della periferia, tra le aree più difficili del sud Italia, ho ascoltato solo parole di umanità, verità e giustizia.
Credo che sia un bel segnale, che un altro mondo è possibile”.
Per De Magistris “è inaccettabile che un presidente del consiglio che è andato in Spagna a dire che lei è madre, donna e cristiana, non sia venuta qui il giorno della tragedia, non abbia dato un abbraccio ai superstiti.
Quando si perde l’umanità non è più un tema politico e un tema che ci deve interrogare. Una brutta pagina”.
A “mettere le cose a posto” secondo De Magistris “ci ha pensato Mattarella, sia dal punto di vista istituzionale che umano. Con il suo volto, la sua commozione ha messo a posto una lacerazione che poteva essere ancora più profonda.
Rimane comunque una lacerazione profondissima tra il governo e il Sud, tra il governo e la Calabria.
Perché questi, allo stesso tempo, stanno portando avanti, senza pensarci un attimo, l’autonomia differenziata che sarà la mazzata definitiva per il Mezzogiorno.
Vogliono produrre una nuova colonizzazione del Sud, la desertificazione, sfruttare i nostri talenti, appropriarsi delle nostre risorse energetiche e naturali. Solo i popoli – ha concluso De Magistris – possono cambiare questa situazione”.
Preghiera islamica per le vittime
Una croce in legno ricavata dal fasciame della nave carica di migranti affondata, fiori piantati sul bagnasciuga, ma anche una preghiera islamica per le vittime – 76 quelle accertate dopo il recupero di 3 salme avvenuto oggi – del naufragio del 26 febbraio scorso al largo di Steccato di Cutro.
La funzione religiosa è stata preceduta dagli interventi di alcuni migranti, scampati alla morte o parenti di vittime e disperati.
Secondo i promotori, alla manifestazione hanno preso parte migliaia di persone giunte a bordo di almeno 30 autobus e con mezzi privati, in una cittadina blindata dalle forze dell’ordine.
Tutto si sta svolgendo nella massima compostezza, senza problemi per l’ordine pubblico.