FESTA DELL’EMIGRANTE, OLTRE MILLE PERSONE “INVADONO” STALETTÌ
Manifestazione è riuscita a risvegliare il senso di appartenenza ad un luogo per un vero ritorno alle origini
di Salvatore CONDITO
– STALETTÌ (CZ) – 1 AGOSTO 2023 – Tradizioni e aggregazione con un occhio agli antichi sapori, questo il senso della “Festa dell’Emigrante”, organizzato dalla locale Pro Loco dopo anni di assenza.
Una decisione portata avanti dal presidente Massimo Polito che sostenuto del Consiglio direttivo ha messo in cantiere una serie di iniziative tutte incentrate sulla ripresa delle memorie contadine.
Una festa che malgrado le ristrettezze economiche è riuscita a risvegliare il senso di appartenenza ad un luogo, per cui un ritorno alle origini in cui l’emigrante che tornava in paese trovava accoglienza, nel segno anche di condividere con i turisti i tipi prodotti della terra.
La serata che ha visto l’esibizione del gruppo “TarantaJonica”, ha registrato la presenza di oltre mille persone che grazie alla disponibilità dello chef Franco Aversa, si sono degustati diversi piatti della tipica tradizione paesana come i maccaruni fatti a mano, la pitta col morzello ed i panini con salsiccia, pipi e patati.
Non poteva mancare a conclusione Il ballo del ciuccio è un caratteristico ballo che ha luogo in diversi paesi della Calabria.
Un fantoccio dalla sagoma d’asino, ricoperto di fuochi d’artificio e posto in testa ad un figurante viene fatto esplodere tra danze, musiche e suoni fragorosi.
Èun rito propiziatorio e apotropaico (dal greco apotropaico, che allontana la sventura).
“Una serata semplice ma carica di profondo significato- ha sottolineato il Presidente della Pro Loco Massimo Polito -, in quanto ha creato unione e amicizia, ma resa possibile grazie a diversi sponsor: Domenico Ranieri, Maria Virgilio, Gregorio Carello, Mimmo Vatrella, Mario di Linoleum World, i Giardini di Hera per il palco e l’amministrazione Comunale che ha supportato logisticamente”.
“Un grazie particolare – ha concluso il Presidente Polito va alle donne della Pro Loco che senza di loro è tutto più complicato, grazie a Raffaele Iannone ed al Ristorante “San Gregorio”.