10 Settembre 2019
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FONDI ONLUS PER ACQUISTO BENI PERSONALI, DUE DENUNCE NEL SOVERATESE
Guardia di Finanza avrebbe scoperto un sofisticato meccanismo di frode, fondato sull’utilizzo di fatture false, emesse da soggetti compiacenti
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 10 SETTEMBRE 2019 – Avrebbero elettrodomestici, smartphone, computer di ultima generazione, giocattoli, cosmetici, strumenti musicali e addirittura una cucina, utilizzavano i contributi erogati dalla Regione Calabria per fornire ospitalità e assistenza a 17 utenti diversamente abili in un centro socio-riabilitativo diurno.
Due coniugi, rappresentanti di un’associazione senza fini di lucro di San Sostene, nel Basso Ionio Soveratese, in Provincia di Catanzaro, sono stati per questo denunciati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Catanzaro.
Secondo i militari della tenenza della Guardia di Finanza di Soverato (Cz), coordinati dal sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale del capoluogo, Anna Chiara Reale, la onlus, dietro un irreprensibile apparato contabile e documentale “di facciata”, artificiosamente predisposto,attuava un sofisticato meccanismo di frode, fondato sull’utilizzo di fatture false, emesse da soggetti compiacenti la cui unica finalità era quella di giustificare i continui prelievi di contanti operati dai conti dell’associazione ed utilizzati per finanziarie le spese voluttuarie,
Le fiamme gialle avrebbero accertato che la onlus, attraverso certificazioni mendaci presentate alla Regione Calabria, ha comunicato la presenza costante, tra il luglio del 2011 e l’ottobre del 2016, di tutti i 17 utenti ospiti del centro, numero massimo per il quale la struttura era accreditata, nonostante la loro assenza
In diversi periodi dell’anno, avendo così accesso indebitamente, nella misura piu’ ampia possibile, ai contributi regionali previsti in campo socio-assistenziale.
I due coniugi sono, pertanto, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione ai danni dello stato, nonché di porre sotto sequestro i beni immobili e i conti correnti nella loro disponibilità, per un valore totale di 262.000 euro.