GIARDINO BOTANICO SANTICELLI A SOVERATO, ITALIA NOSTRA: «UNO SCEMPIO IMPERDONABILE!»
“Dopo piazza Maria Ausiliatrice e dopo la Pineta Corvo”. Riceviamo e pubblichiamo:
– SOVERATO (CZ) – 24 MARZO 2024 – «ho ricevuto tante telefonate di amici, conoscenti e sconosciuti, tutti indignati e desiderosi di informazioni sui lavori in corso nel giardino botanico Santicelli.
È così che siamo venuti a conoscenza di questo scempio, forse autorizzato dalla Regione Calabria, l’ultimo in ordine di tempo, dell’amministrazione soveratese.
Il giardino botanico Santicelli, era un vanto per Soverato, un luogo di straordinaria bellezza realizzato nell’omonima località con posizione dominante e strategica sul Golfo di Squillace; questa altura ospitava oltre 1000 specie di piante tipiche della macchia mediterranea ionica e di molte piante esotiche, scelte e selezionate secondo un preciso criterio e progetto nell’area limitrofa a quella della Torre Sangiuliano e inglobava al suo interno anche un presidio di fanteria e una batteria antinave e antiaerea attivo dal 1940 al 1943 con quattro postazioni.
Il giardino botanico era stato realizzato dall’A.Fo.R. negli anni Settanta/Ottanta e consegnato al comune di Soverato circa un decennio dopo; è stata la nostra attrazione e di molti altri soveratesi per lungo tempo ma gli ultimi decenni ha visto la totale incuria e indifferenza fino all’agosto 2013 quando è stato riaperto al pubblico.
Oggi si mette mani ma non per mettere in sicurezza la palizzata perimetraleo i sentieri pedonali, oppure per creare percorsi didattici con la necessaria cartellonistica illustrativa per le piante, piuttosto si interviene con ruspe ed escavatori, si cementifica, si posizionano orribili gabbioni di pietre, si impermeabilizza con bitume; il tutto senza alcuna informazione ai cittadini, pertanto senza la necessaria ed opportuna trasparenza, senza nessun cartello di cantiere, senza nessun riguardo per gli alberi e gli arbusti ormai adulti,incuranti di una legge regionale sul verde urbano emanata di recente e già dimenticata.
Non solo, pare che sia stata proprio la Regione Calabria ad autorizzare i lavori.
Prendendo a prestito le parole di un amico:“ormai manca solo il cartello dell’Ufficio Regionale Autorizzazione Scempi Ambientali”.
Indignazione, sconforto e rabbia assalgono noi e, soprattutto, i tanti cittadini soveratesi che ancora una volta sono costretti a subire le decisioni antidemocratiche e antiambientaliste di amministratori che non rispettano il verde – quel bene che appartiene a tutta la collettività -non rispettano la natura e ignorano che non si dovrebbero piu’ tagliare alberi, a maggior ragione in primavera per non danneggiare la fauna selvatica e tanta altra biodiversità che essi ospitano.
La distruzione resta per sempre e queste ferite non si chiuderanno mai più».
Angela MAIDA (Italia Nostra Soverato – Guardavalle)